Truffa aggravata e continuata nei confronti dei propri clienti. È questo il reato contestato a 43 funzionari del gruppo bancario Banca Apulia e Veneto Banca.
Secondo le indagini della Procura di Potenza, i clienti del gruppo bancario, tutti delle filiali della provincia di Potenza, avevano sottoscritto strumenti finanziari e delle azioni emesse dalla banca, i cui valori nominali e quelli prospettati sono risultati del tutto sproporzionati agli effettivi valori del mercato.
4 sono i funzionari sospesi, mentre altri 39 in mattinata hanno ricevuto, da parte della Guardia di Finanza, l’avviso di conclusione indagini. I clienti coinvolti sono 103, lo stesso numero delle denunce presentate contro il gruppo bancario.
I risparmiatori, tutti residenti in provincia di Potenza, sarebbero stati indotti ad acquistare azioni Veneto Banca al costo di 40 euro ciascuna: alla fine, il loro valore era sceso a 10 centesimi di euro ciascuna.
Secondo le stime della Guardia di Finanza, si tratta di una truffa che ammonta ad oltre 5 milioni di euro. Un vero e proprio terremoto giudiziario quello che si abbatte sul gruppo Banca Apulia e Vento Banca.
A dirigenti e funzionari viene contestato di avere predisposto il reato di truffa aggravata e continuata con raggiri ed artifizi ai danni dei risparmiatori, che non conoscevano gli aspetti economici e finanziari delle azioni e dei vari valori. Le 103 persone hanno sottoscritto le azioni, e quindi sarebbero stati truffati, nel quinquennio che va dal 2009 al 2014. Per la Procura, gli indagati avrebbero violato ed eluso anche la normativa europea che disciplina i servizi di investimento, vale a dire la cosiddetta “Mifid”.
– Claudio Buono –