E’ la gratitudine di un intero territorio quella che oggi Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ha portato al ministro dell’Ambiente Sergio Costa a poche ore da una forte esternazione dello stesso titolare del dicastero che, riguardo al tema delle trivelle inserito nel Dl Semplificazioni, aveva sostenuto:”Passano per la valutazione di impatto ambientale, e io non le firmo. Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei Carabinieri, lo dico con franchezza“.
Ieri è stato deciso che, nell’attesa dell’adozione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, saranno sospesi i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione, di ricerca o di concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, di prospezione e di ricerca in essere per 18 mesi, mentre non vengono sospese le istanze di proroga delle concessioni di coltivazione in essere.
Questa mattina Pellegrino, in visita al Ministero, ha colto l’occasione per discuterne con il ministro Costa. Ricordiamo che tra i procedimenti in essere relativi a nuovi permessi c’è anche quello dell’area denominata “Monte Cavallo“, tra il Vallo di Diano e la vicina Basilicata. “A Costa ho espresso profonda gratitudine – riferisce il Presidente dell’Ente Parco a Ondanews – perchè ha avuto coraggio. Non è consueto che un ministro assuma questo genere di posizioni e quindi gli ho mostrato la riconoscenza di un intero territorio ma anche dell’ambientalismo“.
Costa ha ancora una volta sottolineato l’interesse verso le Aree Protette del Paese, tra cui quella del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, vero scrigno dell’ambiente e della biodiversità, da tutelare con azioni mirate e concrete. “Va dato atto della grande azione di coraggio del ministro – continua Pellegrino – che non si è piegato alle logiche di potere delle multinazionali. Queste sono azioni concrete di un ministro che, a mio avviso, è sempre più il vero punto di riferimento in Italia di un ambientalismo moderno e illuminato. Sono grato come ambientalista, innanzitutto, per questa che è una bella risposta, ma anche come Presidente del Parco che ha un’area contigua che rientra nelle mire degli interessi di chi vorrebbe trivellare“.
– Chiara Di Miele –