“La riforma della geografia giudiziaria che ha portato alla soppressione del tribunale di Sala Consilina è la prova che quello che è stato realizzato altro non è che un mostro, anzi meglio dire un Frankenstein mal riuscito“. Con queste parole il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, l’avvocato Andrea Mascherin, ha definito il progetto portato a compimento nel 2013.
Mascherin ha criticato duramente i tagli “fatti in modo lineare basandosi solo sulle carte” che hanno portato alla soppressione di numerosi tribunali e sedi distaccate in tutta Italia.
“Il caso di Sala Consilina – ha spiegato – è la dimostrazione di come questa riforma sia stata portata avanti dal Governo di allora con presunzione ed arroganza e senza rispettare la gente di questo territorio”.
Il Presidente del CNF, per rendere meglio l’idea, ha fatto un paragone di tipo medico:“Le conseguenze delle riforma della geografia giudiziaria sono le stesse che si avrebbero se un giorno un chirurgo entrando in un reparto di degenza decidesse di togliere un organo a 40 persone che sono ricoverate in quel reparto. Facendo questo forse salverebbe la vita di tre persone che avevano le funzionalità di quell’organo compromesse, ma finirebbe con uccidere le altre 37 che invece stavano bene”.
– Erminio Cioffi –