“La riapertura del Tribunale e delle carceri, tra speranza, illusione ed inerzia” è il tema della conferenza stampa che ha avuto luogo questa mattina presso il bar Coppola a Trinità di Sala Consilina, coordinata dal consigliere segretario dell’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano Pierino Cusati. L’incontro è stato voluto dall’avvocato e presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani sezione di Sala Consilina Angelo Paladino.
Come annunciato, l’avvocato del Foro di Lucera, in provincia di Foggia e presidente del Comitato Nazionale Tribunali Accorpati Giuseppe Agnusdei ha convinto il Governo a costituire un intergruppo parlamentare, presieduto dall’onorevole Elisa Scutellà, affinché riveda la geografia giudiziaria e vada a verificare se è possibile utilizzare le strutture dei Tribunali accorpati per decentrare una parte degli uffici. I sopralluoghi dovrebbero iniziare a fine novembre.
“Per noi questa è una speranza – sottolinea Paladino – ma potrebbe diventare illusione se ci presentiamo con questa situazione. La struttura del Tribunale di Sala Consilina è completamente occupata, nonostante il mio suggerimento di lasciarla libera. Al piano terra c’è il Distretto sanitario, al primo piano troviamo l’Ufficio di Collocamento e il Genio Civile e al secondo piano ci sono gli uffici del Giudice di Pace. Gli altri paesi invece hanno mantenuto completamente libera la struttura proprio in previsione di una revisione di questo provvedimento scellerato. Abbiamo anche dei locali destinati all’Ufficio di Collocamento che sono completamente liberi. Temo che questa situazione possa non favorire Sala Consilina, anche se siamo avvantaggiati perché siamo gli unici accorpati fuori regione e fuori Corte d’Appello”.
L’invito dell’avvocato Paladino è quello di rivedere la politica di occupazione e di trasferire gli uffici di collocamento nei locali destinati in via De Petrinis per prepararsi al sopralluogo dei parlamentari.
Per quanto riguarda la riapertura del carcere non ci sono grandi novità dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato. “Non abbiamo fatto pressing sui parlamentari pur avendo una condizione che ci favorirebbe – continua – C’è un affollamento delle carceri in Campania del 133,9%. C’è anche un aumento dei suicidi sia dei detenuti sia degli agenti. E’ un momento favorevole per far riprendere il funzionamento della struttura carceraria ma anche qui vedo molta inerzia da parte dei Comuni. La perdita di queste strutture ha comportato una diminuzione del reddito procapite, la perdita di risorse e ha compromesso l’economia locale”.
– Annamaria Lotierzo –