In merito alla notizia della fumata nera sull’ipotesi di riapertura del Tribunale di Sala Consilina ed il conseguente accorpamento al Foro di Lagonegro, annunciato dal consigliere regionale di Italia Viva, Tommaso Pellegrino, è intervenuto il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone per alcuni chiarimenti.
“In relazione alla risposta del ministro Nordio all’interrogazione presentata dall’onorevole Maria Elena Boschi – ha affermato il primo cittadino – è mio dovere evidenziare ed informare la collettività locale che ad oggi non è stata negata la riapertura del Tribunale di Sala Consilina da parte del ministro della Giustizia, il quale, di converso, ha ribadito che la riforma della geografia giudiziaria del 2013 (che ha determinato la soppressione anche del Tribunale di Sala Consilina) non ha sortito gli esiti sperati. Alla domanda su come il Governo intenda procedere per l’annunciata revisione degli accorpamenti al fine di ripristinare una ‘giustizia di prossimità’, con particolare e specifico riguardo anche alla rapida riapertura del Tribunale di Sala Consilina, il ministro ha testualmente risposto, inter alia: ‘il tema rimane anche politicamente sensibile. In ogni caso si deve ritenere che la riforma della geografia giudiziaria non abbia dato gli esiti sperati’; ‘…stiamo affrontando siffatta problematica al fine di trovare le soluzioni più idonee…’; ‘di recente si sono formati dei gruppi di lavoro per verificare la possibilità di conciliare l’efficienza del sistema giudiziario con la doverosa risposta di giustizia di prossimità che lo Stato deve garantire soprattutto nelle sedi più disagiate. In tale direzione questo Governo ha all’esame la possibile riapertura di uffici giudiziari già soppressi anche con eventuale rimodulazione delle relative competenze territoriali'”.
“Per quanto concerne il funzionamento degli uffici giudiziari del Tribunale di Lagonegro – conclude Cavallone – il ministro, preventivamente percorrendo la cronistoria della soppressione di quello di Sala Consilina, ha solo rappresentato l’attuale status dei procedimenti giudiziari e dell’organico del personale di Magistratura, per cui non si può parlare di ‘fumata nera’ in relazione alla paventata ipotesi di riapertura del Tribunale di Sala Consilina”.
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