Carenza di personale amministrativo, risorse materiali non adeguate e un aumento esponenziale dei procedimenti pendenti sono tra le principali cause che potrebbero portare ad un sensibile aumento della durata dei processi penali. E’ quanto emerge dalla relazione del dottor Claudio Scorza, presidente della sezione penale del Tribunale di Lagonegro. La sezione penale è composta da 8 giudici, dal presidente di sezione e da 3 GOT. Due degli otto magistrati sono assegnatari anche di un ruolo nel settore civile e un altro magistrato invece è in maternità.
La situazione non è rosea nemmeno per quanto riguarda il personale amministrativo. Il personale in pianta organica è di 65 unità, ma in servizio ve ne sono soltanto 45. A complicare la vita dei magistrati è la presenza di una sola aula che consente il collegamento in videoconferenza e il funzionamento a singhiozzo delle apparecchiature per l’audio-registrazione durante le udienze.
Per quanto concerne i procedimenti pendenti tutti i settori hanno fatto registrare un aumento: quelli gip/gup a carico di noti è passato da 832 procedimenti pendenti nel 2014 a 1590 nel 2015, quelli a carico di ignoti da 981 a 2537. Nel penale monocratico in un anno le pendenze sono passate da 3144 a 3534 ed in quello collegiale da 139 a 173. Il presidente Scorza definisce “drammatica” la situazione del penale collegiale dove “è facile prevedere – scrive nella relazione – che il numero di fascicoli nel giro di pochi mesi raggiungerà valori non più sostenibili“.
La durata media dei procedimenti è aumentata in tutti i settori rispetto al 2014 ad esempio i procedimenti davanti al collegio penale hanno una durata media di 1423 giorni rispetto ai 1160 del 2014. L’unico settore dove c’è stata una diminuzione è il monocratico che è passato da 1264 del 2014 a 1077 giorni nel 2015.
– Erminio Cioffi –