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Continua la protesta degli agricoltori in tutta Italia e anche la Piana del Sele è pronta alla marcia dei trattori per chiedere al Governo e agli amministratori locali sostegno in questa lotta.
La mobilitazione, promossa da Cum Sele Eboli, prende di mira le politiche agricole dell’Unione europea. Tra le richieste sussidi, prezzi all’ingrosso da rivedere, no alla carne sintetica, no alle cavallette come cibo, no agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi.
La protesta parte venerdì 2 febbraio dalle ore 17.00 e dura fino a lunedì 5 febbraio alle ore 24.00 presso il parcheggio dello Stadio Pastena a Battipaglia.
“Ci sono coltivatori di grano e mais che ce l’hanno con le nuove regole comunitarie – fanno sapere da Cum Sele Eboli -. Da quest’anno scatta l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari. Ma anche la questione dei prezzi. In Commissione Agricoltura alla Camera c’è un progetto di legge che modifica il decreto legislativo del 2021 contro le pratiche sleali: introdotto un costo di produzione di cui deve tenere conto il prezzo di vendita“.
“Il problema – denunciano i manifestanti – è che ancora non si è visto niente. A loro arrivano spiccioli, mentre il consumatore paga salato. Poi le altre questioni in ballo: la cosiddetta carne sintetica e i cibi a base cellulare (su cui l’Italia con Francia, Austria e altri 9 Paesi ha chiesto una moratoria di 12 mesi all’Unione), le farine di insetti, l’aumento vertiginoso dei costi dei mutui, il costo dei carburanti e le tasse: la legge di bilancio reintroduce l’Irpef agricola. Le proteste sulle strade italiane deve continuare per avere ragione della protesta. È inconcepibile togliere a un agricoltore la possibilità di coltivare grano. È qualcosa di inaccettabile. Non possiamo più competere con le lobby“.
Per informazioni e per partecipare contattare: Fabio 331/9781127; Cosimo 335/7502792; Paolo 392/6115920; Antonio 366/1448786.