Avrà inizio a metà ottobre il processo sul caporalato e le truffe del decreto flussi che hanno interessato Eboli e la Piana del Sele. Il Gup Albarano del Tribunale di Salerno, come si legge su “La Città di Salerno”, ha deciso il rinvio a giudizio per tutti i 46 coinvolti, accogliendo la richiesta del procuratore Alfano.
La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel mese di marzo ed ha avuto ripercussioni anche sul piano politico in quanto coinvolto il consigliere comunale del Pd Pasquale Infante, figura chiave dell’associazione a delinquere. L’udienza preliminare tenuta ieri, dove erano imputate 46 persone, tra imprenditori agricoli e braccianti giunti dall’Africa, si è conclusa quindi con il rinvia a giudizio per tutti i coinvolti.
L’inchiesta è radicata nella contrada Cioffi di Eboli, che è proprio il fulcro delle indagini sugli affari transnazionali del caporalato etico. Da lì venivano gestiti i traffici umani di braccianti agricoli dal continente africano diretti nel salernitano.
Secondo la Procura, nella Piana del Sele operava un’organizzazione ben strutturata capace di fornire, contro la legge, servizi per consentire agli immigrati di giungere in Italia evitando la traversata del Mediterraneo. Un viaggio costava dai 5mila ai 12mila euro e nel prezzo era compreso il contratto di lavoro fasullo sottoscritto dagli imprenditori che poi non avrebbero mai assunto i lavoratori arrivati dall’Africa.
– Paola Federico –
- Articoli correlati
13/4/2019 – Inchiesta su immigrazione clandestina.Torna in libertà il consigliere comunale di Eboli Pasquale Infante
22/3/2019 – Inchiesta su immigrazione clandestina. Infante sospeso dalla carica di consigliere comunale ad Eboli
18/3/2019 – Denaro in cambio del permesso di soggiorno e tratta degli schiavi nella Piana del Sele. 35 arresti