Ieri mattina, presso il Palazzo delle Arti a Napoli, si è svolta la presentazione del rapporto Pendolaria 2015 a cura di Legambiente, un documento che mette in risalto i problemi dei pendolari, le arretratezze del trasporto pubblico su ferro e le possibili migliorie per rendere più facile la vita di chi quotidianamente viaggia in treno.
Anche il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro era presente all’importante incontro. A coordinare i lavori il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo che ha posto l’accento sullo stato dei trasporti meridionali come l’Alifana, la Circumvesuviana, la Salerno-Potenza.
Buonomo ha sottolineato come da Salerno sia più facile raggiungere Roma, Milano e Venezia che il Vallo di Diano. Della stessa opinione il vice presidente nazionale Edoardo Zanchini che ha incentrato il suo intervento sui cittadini di serie A e serie B: “Parlare di futuro significa parlare di una realtà da cambiare – ha dichiarato – Oggi abbiamo città difficili, una questione meridionale visibile nel trasporto frutto di scarsi investimenti e di un ritardo storico. Vediamo contemporaneamente un aumento della domanda dei passeggeri, ma se l’AV migliora diminuiscono i regionali. Eppure ovunque si investe sui treni il risultato c’è“.
Lo sperpero di denaro pubblico, la distrazione delle regioni e gli scarsi investimenti sono, secondo Zanchini, le spie della questione meridionale. “Ogni giorno – ha concluso il vice presidente Legambiente – viaggiano 5-6 milioni di pendolari: un paese civile dovrebbe avere come obiettivo arrivare a 10 per modernizzarsi e diminuire l’inquinamento”.
Anche il presidente del Comitato Rocco Panetta è intervenuto al tavolo dei relatori parlando del caso della Sicignano-Lagonegro. “Nel Vallo – ha sostenuto Panetta – è stato abbandonato qualsiasi diritto: invalidi, diversamente abili, ciechi non possono viaggiare perchè hanno solo autobus non adatti al trasporto di queste persone. Le grandi opere, come la Salerno-Reggio Calabria, non hanno portato un solo turista in più alla certosa di Padula, che anzi ha visto la diminuzione del flusso turistico. Serve il treno, in poche parole”.
La risposta a Panetta è arrivata dal presidente della Commissione Trasporti della Campania Luca Cascone, il quale senza negare la necessità del treno nel Vallo ha dichiarato che “gli enormi debiti lasciati dalla precedente gestione costringono ad una politica che non può investire perchè ha difficoltà a mantenere i peraltri scarsi servizi attuali”.
Soddisfazione è stata espressa dai componenti del Comitato per aver portato ancora una volta ai vertici di Regioni e Ferrovie il grido di dolore della Sicignano-Lagonegro: “Resta però tanta strada da fare – hanno dichiarato – perchè come evidenziato proprio dal rapporto Pendolaria al Sud non si investe e si persegue in quest’arretratezza a tratti spaventosa dal punto di vista ferroviario”.
– redazione –