“Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture intervenga sulle modalità del servizio sostitutivo che Trenitalia gestisce, a mezzo autobus, sulla tratta Battipaglia/Lagonegro“. Lo chiede il deputato di Forza Italia Marzia Ferraioli con un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, nella quale rileva e segnala i non pochi disagi di chi viaggia sulla suddetta tratta.
“I viaggiatori sono obbligati a ricorrere a due distinti mezzi di trasporto e all’acquisto di due distinti titoli di viaggio – afferma Ferraioli –. Il biglietto ferroviario va prelevato solo presso biglietterie automatiche, spesso collocate ad eccessiva distanza dai piazzali di sosta degli autobus: una difficoltà non da poco soprattutto per gli utenti con ‘capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta’. E ciò perché ancora si aspetta la riattivazione di una linea ferroviaria oltre 33 anni. In attesa dell’agognata riattivazione, chi viaggia sulla tratta Battipaglia, Sicignano, Lagonegro non può non utilizzare autobus gestiti (dalla società Bus Italia Rail Service e da altre imprese di trasporto subappaltatrici) per conto di Trenitalia“.
La situazione obbliga quindi ad un primo tragitto in autobus e ad un secondo tragitto in treno e non prevede un “unico titolo di viaggio”: gli autisti degli autobus non sono legittimati a gestire né la vendita di un biglietto unico né la vendita di un biglietto ferroviario.
“Un pessimo modo per ulteriormente complicare la vita di persone che viaggiano su distinti mezzi di trasporto con distinti documenti di viaggio – continua il deputato di Forza Italia -. Una assurda gestione che va stigmatizzata, che causa: ulteriore disagio di doversi munire del titolo di viaggio per l’accesso al treno, nei tempi brevi del cambio da autobus a treno; della ricerca delle biglietterie automatiche, peraltro esistenti solo a Battipaglia e Sicignano e non collocate a breve distanza dai piazzali di sosta degli autobus. Un pasticcio che va assolutamente e prontamente eliminato, se non altro a difesa degli utenti con ridotta mobilità che partono da Battipaglia, Sicignano degli Alburni, Atena Lucana, Padula, Casalbuono, Lagonegro, ovvero lontano dalle stazioni. Trenitalia si attivi in tempi brevi. Si faccia, finalmente, carico delle esigenze di ogni viaggiatore e non ignori i problemi dei portatori di disabilità; riveda l’inadeguatezza del servizio sostitutivo di Trenitalia con autobus (che va limitato alla relazione Battipaglia-Lagonegro); prenda atto delle difficoltà delle persone affette da disabilità e, soprattutto, si allerti a tutela dei ‘disabili nella vista’, come tutelati dalla Concessione Speciale III per biglietti ferroviari e dal Regolamento CE n.1371/2007, con l’assistenza a bordo con personale d’accompagnamento (capotreno)“.
– Paola Federico –