Negli ultimi tre anni i trapianti di cuore in Campania si sono triplicati raggiungendo le prime posizioni in Italia, con una mortalità che si è ridotta sensibilmente fino ad arrivare a percentuali inferiori all’1%.
“Occorre investire da una parte sull’affezione dei pazienti per le professionalità della Campania, dall’altra sulle implementazioni infrastrutturali di organico, di personale e anche tecnologiche“. E’ quanto detto da Pierino Di Silverio, coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Campania, a margine di un convegno a 30 anni dal primo trapianto nella regione.
“L’obiettivo – ha sottolineato – è di attirare persone sulla donazione degli organi. Un cittadino può comunicare prima della morte di essere donatore quando fa la carta di identità elettronica negli uffici anagrafici, ma anche attraverso un singolo foglio che mette in tasca in cui dica ‘sono favorevole alle donazioni’. Quel foglio esprime la sua volontà in un settore in cui nel 2024 abbiamo già superato i 100 trapianti di organi singoli; nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 90. Abbiamo aumentato del 12% i trapianti singoli, abbiamo superato i 51 trapianti di fegato, siamo a più di 60 trapianti di rene di cui 4 robotici, primi nel Mezzogiorno. Abbiamo ridotto del 10% la percentuale di rifiuto alla donazione, passando dal 47% al 38%. Ma questa grande crescita non basta, perché dobbiamo garantire a tutti coloro che hanno bisogno di un organo che arrivi in tempi brevi“.
Il coordinatore vorrebbe che si creasse una grande comunità dei trapianti, con sede in diversi ospedali, che potesse parlare al cittadino per lanciare un messaggio importante che può convincere altri a donare.
“Oggi c’è un problema di tipo culturale, comunicativo e anche informativo. La gente – afferma Di Silverio – associa la morte alla fine della vita e noi questo paradigma lo dobbiamo cambiare: dobbiamo associare la morte all’inizio di una nuova vita. Attraverso il trapianto possiamo raggiungere quell’immortalità alla quale tutti aspiriamo con grande passione“.
“Vogliamo trovare un rilancio anche per quanto riguarda il trapianto pediatrico – ha aggiunto il Presidente della Regione Vincenzo De Luca -. Pensiamo di fare di più e soprattutto dobbiamo muoverci per incentivare la donazione di organi, perché a volte le liste di attesa si allungano perché non c’è il donatore, perché non c’è l’organo da trapiantare, quindi dobbiamo fare una mobilizzazione straordinaria. Nelle scuole, nelle chiese, nelle associazioni sportive, invitare tutti a donare gli organi e ad esprimere la propria disponibilità a essere donatori quando si fa la carta d’identità“.