Il Bambin Gesù al freddo e al gelo e contornato da cavi e da un traliccio posizionati in un cantiere in costruzione.
E’ questa la rappresentazione originale ed ambientalista a cui il Comitato civico “Nessun Dorma” ha dato vita con lo scopo di mantenere viva l’attenzione sulla vicenda stazione elettrica di Montesano sulla Marcellana.
Un presepe significativo che rappresenta lo scorcio di Via Pantanelle/Tempa San Pietro di Montesano Scalo: nella Natività, si vede un palo con i cavi dell’alta tensione e il cantiere in costruzione che tentano di rubare la scena, a poca distanza, alla sede del presidio “No Terna”.
Ed è proprio nel presidio che si trova adagiato il Bambin Gesù appena nato, simbolo della speranza di un popolo che non rinuncia alla sua lotta contro il colosso internazionale e che ama la sua terra, culla di circa 220 fonti sorgive di acqua e teme le ripercussioni di un possibile inquinamento da elettrosmog.
Il presepe, allestito dai membri del Comitato, si trova nella Chiesa “Sacro Cuore Eucaristico” di Montesano Scalo grazie anche alla collaborazione del parroco don Donato Varuzza.
Un lavoro che prende spunto e interpreta pienamente l’enciclica “Laudato Sii” di Papa Francesco: “Risana la nostra vita – è la preghiera scritta da Francesco – affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo. Affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione“.
“La nostra attenzione rimane alta – spiegano i membri del Comitato – e questo presepe vuole essere simbolo di lotta e speranza oltre che a voler sensibilizzare, in maniera diversa, riguardo il cantiere Terna con un’interpretazione ambientalista della Natività“.
– Claudia Monaco –