Mentre ieri numerosi operai del settore rifiuti e metalmeccanici si sono fermati in un’ora per lo sciopero indetto da Fim Fiom e Uilm per rivendicare il rispetto delle normative sulla sicurezza e ricordare la giovane vittima Antonio Caggianese, morto lunedì sera all’interno dello stabilimento dell’Ageco, oggi la Procura di Potenza affiderà l’incarico al medico legale per effettuare l’esame autoptico sul corpo del 27enne potentino.
E’ ancora tantissimo il dolore per la morte del giovane rimasto incastrato tra alcuni ingranaggi di un macchinario, una vagliatrice, che si occupa del lavoro preliminare prima del trattamento dei rifiuti. La Procura potentina ha aperto un fascicolo d’inchiesta e l’ipotesi è quella di omicidio colposo. Si tratta comunque di un atto dovuto e al momento le indagini sono condotte dal pubblico ministero Paolo Mandurino, che lunedì sera si è recato a Tito Scalo sul luogo dell’accaduto, per disporre il sequestro del macchinario e il trasferimento della salma presso l’obitorio. L’autopsia potrebbe svolgersi già oggi.
Ieri momenti di emozione, quando i colleghi all’Ageco hanno ricordato Antonio con un minuto di silenzio. La famiglia del giovane è assistita dai legali Daniele De Angelis e Daniele Masiello del foro di Potenza. Le indagini si stanno concentrando anche sulla sicurezza e per capire se il macchinario rispettava determinate norme. Proprio su quest’ultimo alcuni tecnici hanno fatto dei rilievi, e i risultati saranno incrociati con le dichiarazioni raccolte dai Carabinieri che hanno ascoltato i colleghi di Antonio, che era stato assunto solo da qualche mese con un contratto a tempo determinato. Tutti, ad oggi, s’interrogano sul perché si possa morire sul posto di lavoro.
– Claudio Buono –
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