Ha fatto il giro del mondo la drammatica foto del camion con la scritta “Basko” rimasto in bilico a pochi metri dal crollo del ponte Morandi a Genova. Alla guida del mezzo c’era Luigi Fiorillo, 37enne originario di Salerno, che ormai da tutto il mondo è visto come un miracolato, scampato a quella che è stata un’immane tragedia in cui hanno perso la vita 38 persone.
Luigi, sposato e padre, da un anno lavora per una ditta di trasporti della provincia di Genova e il giorno del crollo viaggiava da Savona verso il capoluogo ligure. La scritta sul cassone del camion è di una catena di supermercati. Luigi subito dopo il crollo ha telefonato alla responsabile dell’azienda per cui lavora, ancora incredulo della triste avventura di cui era rimasto protagonista da pochi secondi.
“Mi aveva appena superato una macchina. L’ho vista arrivare negli specchietti, mi ha passato e poi s’è messa davanti. Avevamo appena iniziato ad affrontare il viadotto – avrebbe raccontato – pioveva a dirotto e non era possibile andare forte. Quando mi ha passato ho rallentato, per tenere una certa distanza di sicurezza, perché frenare con quella pioggia era impossibile, si vedeva poco. A un certo punto è tremato tutto. La macchina che avevo davanti è sparita, sembrava inghiottita dalle nuvole. Ho alzato gli occhi, ho visto il pilone del ponte cadere giù. Ho frenato. Ho inchiodato quasi bloccando le ruote. Istintivamente quando mi sono trovato il vuoto davanti ho messo la retromarcia, come per cercare di scappare da quell’inferno“. Così ha tentato di percorrere qualche metro in retromarcia per salvarsi.
“Ho capito che tutto era crollato, che dovevo scappare – spiega – sono saltato giù dal camion e sono scappato via a piedi. C’era una pioggia terribile, ho visto altri automobilisti e gli ho detto di scappare. Non so come è stato possibile ma sono vivo“.
– Chiara Di Miele –