Tragico epilogo per Alessio Feniello, il 28enne originario di Valva, sepolto vivo sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano di Farindola in Abruzzo.
La speranza di riabbracciare Stefano ancora vivo, è svanita ieri sera, quando la famiglia ha identificato il giovane 28enne tra le vittime. È stato papà Alessio a riconoscere il corpo senza vita del figlio da una fotografia. Ieri sera, dopo aver ricevuto la tragica notizia, papà Alessio ha avuto un malore.
Un momento doloroso, che ha segnato per sempre la vita della famiglia Feniello e dell’intera comunità della Valle del Sele che piange una vita spezzata troppo presto da un destino crudele.
Sotto shock, anche gli amici di Stefano, che hanno pregato e sperato fino all’ultimo istante che il giovane potesse salvarsi.
Intanto anche su Facebook si susseguono incessantemente i messaggi degli amici e degli ex compagni di scuola di Stefano. “Ti voglio ricordare con quella faccia buffa che solo tu sapevi fare durante le interrogazioni –ricorda una ragazza – Sono convinta che se oggi tu potessi parlarci e venire a consolarci, ci diresti soltanto una cosa: “RAGAZZI, COME ON!!”e un sorriso riesci ancora a strapparlo. Ciao Ste…”
Cordoglio e vicinanza arrivano anche dal sindaco di Valva, Vito Falcone, che spiega:“Siamo vicini alla famiglia di Stefano con tutte le nostre forze. La nostra comunità continuerà a non far mancare la sua vicinanza durante questi giorni così difficili”.
In attesa della data dei funerali, la comunità di Valva si prepara a ricordare il suo giovane figlio con iniziative e preghiere.
– Mariateresa Conte –
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