È stata svelata ieri sera sul porto di Marina di Camerota la scultura commemorativa in ricordo della tragedia delle Strambaie, le 12 donne morte il 1° giugno 1867 a largo della Cala del Marcellino a causa dell’inabissamento della barca, carica di erba spartea, che le stava trasportando a casa.
Un ricordo ancora vivo tra gli abitanti di Camerota che non dimenticheranno mai quella terribile vicenda. Anzi cercheranno sempre di tenere viva la loro memoria perché hanno rappresentato i pilastri fondanti dell’intera comunità.
A tal proposito l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta, su proposta dell’Assessore alla cultura Teresa Esposito, ha affidato all’artista Antonio Lucio Cirreale la realizzazione di un’opera che potesse sempre ricordarle.
La scultura raffigurante il volto di una donna sfigurato da un terribile destino, con fili di erba spartea tra i capelli, “sarà un simbolo per l’intera comunità che grazie anche alla posa di quest’opera potrà ricordarle” ha sottolineato il parroco di Camerota don Gianni Citro.
Presente all’evento anche il sindaco Scarpitta che dopo aver ringraziato Minga Troccoli ed Elvira Ruocco, rappresentanti dell’associazione “La Strambaia”, ha rivolto un pensiero a quella tragedia. “Non potrà esserci un futuro per le nostre generazioni se non ricordiamo il passato – ha affermato – I giovani devono sapere che queste donne erano il motore della nostra economia“.
Infine un ringraziamento particolare è arrivato dall’assessore Teresa Esposito che con la realizzazione di quest’opera ha inteso ricordare le Strambaie ma anche tutte le donne che quotidianamente affrontano la vita e il lavoro con forza e determinazione.
– Maria Emilia Cobucci –