E’ arrivata ieri la sentenza di condanna per omicidio colposo. Due anni e mezzo è la pena inflitta dai giudici del Tribunale di Vallo della Lucania a Raffaele Sacco per la morte di Crescenzo Della Ragione. Il 27enne di Giugliano nella notte tra il 10 e l’11 agosto del 2015 ha perso la vita colpito da un sasso staccato dal costone della montagna che sovrasta la discoteca “Il Ciclope” di Marina di Camerota.
I giudici hanno anche condannato la società che gestiva la nota discoteca al pagamento di un indennizzo a carico dei familiari della vittima.
Durante il processo la difesa aveva provato a far cadere l’accusa ritenendo che quella tragica sera, quando la festa fu spostata dal Ciclope Beach alla discoteca, non era stato inviato alcun bollettino meteo. Ma secondo i difensori della famiglia da tempo c’era una delibera sindacale che vietava serate all’interno del locale in quanto vi erano già stati distacchi del costone roccioso. Il trasferimento della festa dalla spiaggia alla discoteca era stato dettato anche dal divieto di fare serate sulla spiaggia a causa della schiusa delle uova di tartaruga.
Il perito del Tribunale ha dimostrato che il giovane era morto a causa dello schiacciamento di un masso poiché le inclinazioni delle vertebre non erano compatibili con la caduta di un ramo di albero come sosteneva la difesa.
Per lo spostamento del sasso è stato già condannato ad un anno e sei mesi Antonio Campanile, il buttafuori napoletano accusato di favoreggiamento personale per aver fatto sparire il sasso.
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