È stata fissata il 7 febbraio 2018 l’udienza preliminare per la morte di Crescenzo Della Ragione, il 27enne di Giugliano (NA) che il 10 agosto del 2015, nella discoteca “Il Ciclope” a Marina di Camerota, perse la vita schiacciato da un masso staccatosi dal costone roccioso presente nella struttura.
Al momento risultano indagate 10 persone: il titolare della struttura, Raffaele Sacco, l’ex sindaco di Camerota, Antonio Romano, i due tecnici che avrebbero dovuto controllare il costone, l’ex responsabile del Servizio Demanio del Comune, l’ex primo cittadino di Camerota, Domenico Bortone, e i Comandanti della Polizia Municipale che si sono succeduti dal 2011 al giorno della tragedia.
Tutti e dieci sarebbero accusati di omicidio colposo, mentre il titolare della struttura dovrebbe rispondere anche di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo.
Dovrà invece rispondere di favoreggiamento personale il buttafuori che dopo la morte di Della Ragione fece scomparire il masso che lo aveva colpito.
Secondo la ricostruzione della Procura il locale non poteva essere aperto visto il violento temporale in atto e la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo aveva vietato di svolgere attività in caso di pioggia consistente come quella di quella notte.
Secondo gli inquirenti, inoltre, non veniva rispettato il piano di monitoraggio con l’acquisizione quotidiana dei bollettini meteorologici ricevuti dal Comune, il sopralluogo nel caso di condizioni meteorologiche avverse e la valutazione continua delle condizioni di stabilità del versante nell’orario di apertura.
– Paola Federico –