Una nuova udienza del processo Shamar si è tenuta questa mattina al Tribunale di Lagonegro.
Il procedimento penale riguarda il traffico illecito di rifiuti e lo stoccaggio di grandi quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi, in un complesso industriale non attivo a Sant’Arsenio, all’interno di cisterne e lo smaltimento di rifiuti presso aree della foce Sele-Tanagro. Gli inquirenti hanno anche accertato il trasporto delle cisterne ad Atena Lucana e in un caso lo sversamento del contenuto sarebbe avvenuto su terreni comunali.
In aula per l’undicesima udienza, come spiegato dall’avvocato di parte civile Camillo Celebrano, era presente il consulente dell’azienda pollese coinvolta nella vicenda. Quest’ultimo ha spiegato che, secondo la sua consulenza e le indagini effettuate, la sostanza chimica ritrovata sul terreno di un altro imputato non sarebbe compatibile con i solventi che vengono utilizzati nel processo di produzione da parte dell’impresa.
Questa sarebbe dunque la tesi portata avanti dalla difesa per dimostrare ancora una volta l’estraneità ai fatti dei presunti colpevoli.
L’udienza è rinviata a giovedì 16 maggio e saranno ascoltati due testimoni della difesa di un altro imputato.
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