Ieri il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Salerno ha condannato 7 persone coinvolte nel blitz della Guardia di Finanza di Salerno che portò all’arresto lo scorso settembre di 18 persone.
L’attività investigativa era stata avviata in seguito al sequestro di tabacchi esteri eseguito presso il Porto di Salerno nel 2018 e aveva consentito di risalire ad una struttura organizzativa operante nelle province di Napoli e Salerno, individuando un sistema di “approvvigionamento” di sostanze psicotrope che vedeva impegnati gli indagati in continue e serrate trattative con diversi fornitori di nazionalità estera interessati al trasferimento di cocaina dai Paesi del Sud America. Secondo le accuse, erano due i modi per far uscire la droga dagli spazi doganali eludendo i controlli presso lo scalo portuale di Salerno. Il primo metodo consisteva nel reperimento di ditte di spedizione e di destinazione merce con le quali si predisponeva tutta la documentazione di supporto per trasportare la merce illecita nascosta in un carico di copertura all’interno di un container che veniva richiamato proprio dalla ditta di destinazione. Il secondo, recuperando la droga attraverso l’ingresso non autorizzato all’interno dello scalo portuale con il contestuale prelievo dei borsoni nascosti nei container.
Il gruppo di napoletani e salernitani aveva anche avviato due trattative per l’importazione, sempre dal Sud America, una da una tonnellata e un’altra da 200 chili di coca. Ricostruita anche la cessione di due chili della stessa sostanza stupefacente, su impulso di due intermediari, ad un gruppo salentino, dietro pagamento di 69mila euro.
Come riporta il quotidiano “Il Mattino”, agli imputati è stato riconosciuto il reato associativo ma sono stati condannati solo per i singoli episodi. 6 persone sono state condannate a 6 anni e 2 mesi ed una a 6 anni ed 8 mesi. Per tutti c’è una multa da 28mila euro, l’interdizione perpetua dai Pubblici Uffici e l’interdizione legale per la durata della pena.
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