Un documento inedito, rinvenuto nell’archivio storico del Banco di Napoli, consente di risalire alla paternità della statua di San Lorenzo, giovane diacono e martire romano, Patrono di Torre Orsaia.
“Una polizza di pagamento della statua di San Lorenzo – spiega Francesco De Nicolo, storico dell’arte – che ci rivela la paternità della scultura che è pertanto possibile assegnare ad un importante scultore napoletano del Settecento, Gennaro D’Amore, allievo del grande Giacomo Colombo”.
Nel documento vi sono dettagli importanti relativi alla statua. “La polizza ci descrive la statua ancora oggi tanto venerata – aggiunge De Nicolo – come doveva apparire nel Settecento, prima dei pesanti restauri che l’hanno oggi compromessa”. Il popolo di Torre Orsaia celebra San Lorenzo con solenni festeggiamenti religiosi e civili che culminano il 10 agosto di ogni anno. Durante la processione religiosa e storica si rievoca il tempo in cui è vissuto il martire nella Roma dei Cesari, nel 258 D.C. sotto l’imperatore Valeriano e sotto il Pontificato di Sisto II.
“Scoperta che commuove – ha commentato il parroco don Pasquale Pellegrino – e che ci impegna a custodire viva la memoria, la fede dei nostri padri e a preservare il prezioso patrimonio artistico che conserviamo nelle nostre parrocchie e che per anni è stato abbandonato, dimenticato, sostituito dal nuovo di cattivo gusto, depredato e addirittura scomparso o trafugato”. Una statua scolpita dunque, nella Napoli ricca di artisti e scultori.
– Lucia Giallorenzo –