Trasferimento iniziale nel cortile del convento di San Francesco di Paola, quindi restauro ed avvio delle operazioni per recuperarne anche il corredo funerario prima di una musealizzazione all’interno del monastero oppure nella struttura comunale del centro storico.
Sono le tappe decise nel corso del sopralluogo effettuato nella tarda mattinata odierna a Vibonati proprio nel punto dove da oltre un mese giace una tomba di origine lucana, risalente al IV secolo a.C. e che venne alla luce nel 2014 durante una serie di scavi per il metanodotto sulla collina del locale cimitero.
Al sopralluogo hanno partecipato l’archeologa funzionaria della Soprintendenza competente per territorio, Simona Di Gregorio, il professor Vincenzo Abramo, storico locale e già ispettore onorario dei Beni archeologici e delle Attività culturali del Ministero, il sindaco Manuel Borrelli, il suo vice Luigi Brusco e l’assessore comunale alla Cultura Genny Gerbase.
Per oltre otto anni la tomba è rimasta “parcheggiata” all’esterno di una struttura di proprietà del Comune di Vibonati. Ultimamente era stata trasportata nella sua collocazione attuale, ossia uno spazio pubblico antistante al cortile del convento di San Francesco di Paola.
“La prima cosa da fare sarà spostare la tomba dall’attuale zona, che non è sicura, all’interno del cortile del convento dove si procederà innanzitutto ad un sopralluogo da parte di un restauratore. Dopo di che l’Amministrazione comunale manderà alla Soprintendenza un progetto di restauro per capire in che condizioni versa la tomba, al fine di andare avanti con un recupero ed un consolidamento della sepoltura. Si tratta di una tomba di età lucana. Il corredo funerario sarà già stato asportato forse in fase di scavo; quindi, probabilmente si conservano solo le lastre di pietra”, questo è quanto ha dichiarato la funzionaria Di Gregorio al termine dell’ispezione.
“I prossimi passaggi saranno l’affidamento di un incarico per il restauro della tomba, un progetto che andrà condiviso con la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Salerno e poi i lavori per il restauro della tomba stessa – ha aggiunto ad Ondanews il primo cittadino di Vibonati, Borrelli – Abbiamo deciso di portare questa tomba davanti al monastero in quanto il luogo dove è rimasta per 8 anni, un vecchio parcheggio adiacente la Strada Statale 18, non era adeguato. Successivamente abbiamo chiesto un sopralluogo e, dopo una lunga attesa, finalmente oggi abbiamo condiviso con l’archeologa funzionaria della Soprintendenza questo percorso che dovrà portare ad una valorizzazione del prezioso reperto”.