“È questione di democrazia, di libertà. Se uno è un sindaco bravo o un governatore bravo, perché deve andare a casa? Non c’è limite per parlamentari, senatori, ministri. Se ho un sindaco o governatore che mi porta scuola, strade, ospedali, ferrovie a livello di eccellenza lo devo rottamare?”.
Così il leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si è espresso in merito al terzo mandato di Vincenzo De Luca come Presidente della Regione Campania. Le parole sono state pronunciate ieri nel corso di un incontro blindato nel Sannio presso la diga di Campolattaro.
“Mettere un limite per legge su questo per me è sbagliato e il Governo non rischia sul terzo mandato: si va avanti per la legislatura e per i prossimi cinque anni” ha aggiunto Salvini in merito alla problematica di un’ipotetica concentrazione di potere nelle mani di chi presiede o governa per oltre dieci anni di mandato.
In merito al terzo mandato la legge 165/2004 all’articolo 2 elenca i principi fondamentali che le Regioni devono recepire nel disciplinare i casi di ineleggibilità tra cui la previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale adottata in materia.
Secondo alcuni il no al terzo mandato sarebbe immediatamente vincolante in quelle Regioni i cui Statuti abbiano optato per l’elezione a suffragio universale e diretto del Presidente della Giunta; secondo altri il principio statale rimarrebbe improduttivo di effetti finché non sia recepito dalla legislazione elettorale regionale. La Regione Campania finora non ha recepito la legge nazionale.