Arrivano novità in materia di terzo mandato per la presidenza delle Regioni.
Il Consiglio dei ministri ha deliberato, ieri sera, l’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della legge regionale della Campania che consente al Presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per il terzo mandato alla guida della Regione.
In un comunicato di palazzo Chigi si legge che le disposizioni, “ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e di uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive fissati dagli articoli 3 e 51”.
La Lega, però, ha voluto rimarcare la propria distanza sul tema dal resto della maggioranza: il leader del partito Matteo Salvini, vice Presidente e ministro dei Trasporti, non ha partecipato alla seduta, mentre il ministro delle Autonomie Roberto Calderoli si è rimesso al Consiglio.
Calderoli, riferisce il Carroccio, “ha sottolineato di essere favorevole, come la Lega ha sempre ribadito, a una modifica della legge nazionale” che impone alle Regioni di prevedere il limite dei due mandati, “su cui però, al momento, non c’è intesa”. La questione del terzo mandato interessa oltre De Luca, anche il Presidente veneto Luca Zaia, disponibile a ricandidarsi per la quarta volta (la legge è entrata in vigore quando era già stato eletto e quindi il primo mandato è rimasto escluso).
Dunque, dopo il partito di Elly Schlein, è Palazzo Chigi a bloccare le ambizioni del Presidente della Campania pronto a correre di nuovo alle Regionali di quest’anno.