“L’intero centro storico raso al suolo e tanta disperazione“.
Con queste parole 4 volontari di Sala Consilina, partiti questa notte ed arrivati alle 8 di questa mattina ad Amatrice, hanno descritto la drammatica realtà che si sono trovati davanti agli occhi appena giunti alle porte del comune maggiormente colpito dalla scossa di terremoto che, alle 3:37 di mercoledì notte, ha spezzato 247 vite nel centro Italia.
“Appena siamo arrivati – raccontano i 4 che hanno esplicitamente chiesto che non venissero pubblicati i loro nomi – ci siamo trovati davanti ad uno scenario apocalittico. Abbiamo fatto la registrazione al centro di coordinamento dei soccorsi in attesa di sapere le nostre mansioni“.
Poco dopo erano già a lavoro occupandosi di scaricare i camion con viveri e abbigliamento, e della distribuzione delle coperte e di abiti agli sfollati.
Questi 4 volontari che, come tantissimi altri, hanno preso le ferie dal lavoro ed hanno lasciato le loro famiglie rappresentano lo spaccato di quell’Italia che preferisce usare le mani, le dita, per scavare e non per scrivere post idioti sui social network, che servono in molti casi solo ad esaltare la propria meschinità.
– Erminio Cioffi –