In occasione del 41° anniversario del terremoto che colpì la Basilicata e la Campania, è intervenuto, per ricordare quel giorno che è rimasto impresso nella memoria dei Lucani, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, dicendo: “Tutti ricordiamo cosa stavamo facendo alle ore 19:34 del 23 novembre del 1980. Quel momento ha segnato per sempre le nostre vite e chi non era ancora nato ha imparato a conoscere quegli attimi dai racconti dei familiari, dalle foto e dai filmati. Sono ancora rintracciabili su internet molte prime pagine dei giornali dell’epoca, con foto e titoli a tutta pagina. In molti di noi è impresso quel ‘fate presto’. Leggere oggi quelle due parole significa rivivere in un attimo il cumulo di sentimenti vissuti dalle popolazioni dell’Irpinia. Il ricordo, col tempo, ha generato in ognuno di noi un rapporto intimo tra emozioni e memoria. Questa forte carica emotiva rappresenta oggi la nostra chiave universale per superare ogni avversità. Durante i primi giorni del Covid ho pensato proprio a questo, prima di prendere le prime importanti decisioni”.
“Il terremoto – aggiunge Bardi – ci ha però lasciato una realtà importante come l’Università degli Studi di Basilicata a testimonianza che da un evento drammatico questa regione ha saputo trovare la forza per crescere, nonostante tutto. Non credo sia un caso che proprio nel periodo della pandemia da Covid-19 sia partita la Facoltà di Medicina. Un obiettivo a lungo rincorso dalle precedenti amministrazioni, che abbiamo finalmente raggiunto per formare in terra lucana professionisti in camice bianco. La lezione di quel 23 novembre 1980 è dunque la consapevolezza della nostra capacità di resistere e progredire”.
E’ intervenuto inoltre il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala che ha rivolto un pensiero alle vittime ed ai familiari del 23 novembre 1980.
“E’ una data scolpita nella storia della Basilicata e nell’animo di ogni lucano – ha dichiarato Cicala -. Sento il dovere di ricordare anzitutto le vittime di quel terribile terremoto e i loro familiari. I Lucani, anche in quella occasione reagirono con grande dignità e senso del dovere, un insegnamento per noi a lavorare uniti, proprio come fecero, 41 anni fa, privati cittadini, il mondo delle Istituzioni, Forze dell’Ordine, rappresentanti del volontariato e chiunque si rese disponibile ad alleviare le conseguenze di quell’immane tragedia. Diventa doveroso, ancora a distanza di tanti anni, rinnovare sentimenti di ringraziamento a uomini e donne di altre regioni che accorsero nella nostra terra per portare il proprio prezioso contributo e lavorare, ciascuno per la propria parte, per mettere in atto sempre nuove misure di prevenzione affinché avvenimenti simili possano non lasciare più ferite tanto profonde”.