“I segnali fortemente preoccupanti dello stato di salute della sanità lucana trovano conferma con la chiusura improvvisa della terapia intensiva neonatale al ‘San Carlo’ di Potenza. Ancora una volta il diritto alla salute passa in secondo piano e, questa volta, a farne le spese sono i neonati prematuri e i loro genitori sballottati verso altri ospedali fuori regione“.
E’ quanto afferma il consigliere regionale del M5S Gianni Perrino che, con un’interrogazione, chiede al presidente della Giunta e all’assessore alla Salute “quali atti e/o provvedimenti urgenti si intende attuare per garantire l’immediata ripresa, senza soluzione di continuità, dei servizi di terapia intensiva Utin e Sten (unitamente alle restanti terapie, cure e assistenza sanitaria) prestate dal reparto di neonatologia dell’Azienda Ospedaliera Regionale ‘San Carlo’ di Potenza; di verificare se la competente direzione aziendale abbia provveduto ad espletare i controlli previsti dalla legge sulle assenze del personale medico giustificate da malattia o, nel caso di assenze dettate da altra e diversa motivazione, ad acquisire idonea documentazione giustificativa dell’assenza; di verificare se la direzione aziendale abbia adeguatamente programmato i carichi di lavoro e l’attività dell’oggettivato reparto nell’ottica di garantirne la continuità operativa anche nel corso dei mesi estivi, tenendo in debito conto del periodo feriale e della conseguente indisponibilità di una consistente parte del personale medico in servizio“.
“Oggi – dice Perrino – la stampa locale ci elenca differenti retroscena: già a giugno, il direttore generale Barresi, aveva messo in guardia la Regione sulla carenza di neonatologi e su possibili ripercussioni sulla continuità del servizio; dal canto suo, l’assessore Leone getta ombre sui 5 medici in malattia, ricordando un recente concorso per primario di neonatologia vinto dal dott. Sisto, che avrebbe causato non pochi malumori tra gli altri partecipanti“.
“Una situazione – continua – in ogni caso vergognosa, che merita una soluzione in tempi rapidi. La terapia intensiva neonatale è fondamentale nel sistema di assistenza materno-infantile e questa chiusura lascia completamente sguarnita l’intera regione di questo servizio. Inoltre, secondo voci ancora non confermate, determinerebbe la sospensione altresì dello Sten (servizio trasporto emergenza neonatale), servizio che dalla Società italiana di neonatologia è ritenuto ‘fondamentale’ nell’ambito del sistema di assistenza materno-infantile“.
Perrino sottolinea che l’intento del Movimento 5 Stelle è semplicemente che la situazione venga chiarita al più presto in Consiglio regionale da parte dell’assessore Leone.
“La salute dei neonati indifesi e la serenità delle loro famiglie – conclude – vengono prima di qualunque becera speculazione politica“.
– Paola Federico –
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