Il 6 settembre dell’anno scorso tentò di violentare a Potenza una donna, nell’androne di un palazzo. Con l’accusa di violenza sessuale, il Tribunale di Potenza ha condannato alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al risarcimento danni e interdizione dei pubblici uffici, un 21enne della Guinea, ospite di un centro di accoglienza in città perché richiedente asilo per motivi umanitari.
Questa la decisione del Collegio presieduto dal giudice Rosario Baglioni. Il pm Ersilio Capone aveva chiesto la pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione.
Il giovane aggredì una donna e tentò di violentarla nell’androne di un palazzo in via Due Torri, poco dopo le 8 del mattino. Le palpeggiò il seno, la baciò e si slacciò i pantaloni.
Le urla della 50enne, difesa dall’avvocato Rosanna Faraone, richiamarono l’attenzione di alcune persone, che riuscirono a salvarla e a bloccare il 21enne, in attesa dell’arrivo degli uomini della Squadra Volanti della Questura, che arrestarono il richiedente asilo che tentò anche di scagliarsi contro uno dei poliziotti.
La donna venne trasferita in stato di shock all’ospedale “San Carlo” di Potenza e poi presentò la denuncia. Per il 21enne, l’avvocato Maria Giorgio ha chiesto diverse volte una perizia psichiatrica, anche perché sottoposto a trattamenti farmacologici. Richiesta rigettata dal Collegio, che però ha riconosciuto delle attenuanti generiche perché affetto da alcuni disturbi. Il 21enne, che era stato trasferito dopo l’arresto nel carcere di Potenza, è stato trasferito nel carcere di Taranto.
– Claudio Buono –
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