Un grave episodio di violenza è avvenuto ieri mattina nel Centro di Prima Accoglienza di Salerno ed a segnalarlo è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile della Campania, ha spiegato cosa è successo: “All’alba di ieri, hanno fatto ingresso nel C.P.A. di Salerno due minori di origine tunisina i quali, dopo essere stati presi in consegna dalle due unità di Polizia Penitenziaria in servizio, hanno iniziato a distruggere tutto ciò che li circondava. Si sono impossessati così di vetri rotti ed hanno iniziato a minacciare il personale di Polizia tentando anche di aggredirlo. Subito è scattato l’allarme e poco dopo sono giunti a supporto dei due poliziotti in servizio anche unità dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Anche il personale in forza al C.P.A. ma non in servizio ha raggiunto la struttura per coadiuvarsi con le unità presenti nel ripristinare l’ordine e la sicurezza. Il SAPPE esprime la propria vicinanza ed il proprio plauso ai colleghi intervenuti”.
“Da inizio anno – spiega Costigliola – sembra esserci stato un cambio di tendenza: infatti gli ingressi per fermo o arresto di minori presso i due C.P.A. campani stanno aumentando in maniera considerevole. Ragion per cui il personale in servizio va dotato di opportuni mezzi di sicurezza e di coercizione per far fronte al ripetersi di future simili situazioni di criticità. Questi mezzi attualmente non sono in dotazione al Centro di Prima Accoglienza di Salerno”.
Sulla questione è intervenuto anche Donato Capece, Segretario Generale del SAPPE, che ha sottolineato che “quanto emerge dal report criminalità minorile in Italia, realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione centrale della Polizia criminale, sono aumentate del 15,34% tra il 2010 e il 2022 le segnalazioni di minori denunciati o arrestati sul territorio nazionale. Furti, rapine ma anche lesioni sono questi i delitti prevalentemente contestati ai minori e ai giovani, secondo quanto emerge dai dati sulla popolazione carceraria ristretta negli istituti penali minorili. L’analisi degli ingressi evidenzia un calo del 10,32% tra il 2010 (1.172) e il 2022 (1.051). Nello stesso periodo si registra però un aumento del 17,65% degli ingressi riferibili ai minori stranieri (da 459 a 540) a fronte del calo del 28,33% di quelli afferenti a italiani (da 713 a 511). La maggior parte degli accessi in istituto rilevati tra il 2010 e il 2022 riguarda individui di genere maschile. Con una percentuale superiore all’80% per ciascun anno. I delitti contestati ai giovani in ingresso registrano un incremento del 21,65%. Le contestazioni per rapina fanno registrare una crescita del 50,40% tra il 2010 ed il 2022. Quelle contestazioni per furto aumentano del 19,12% tra il 2010 e il 2022”.
Per Capece “va fatta, inevitabilmente, un’attenta analisi di quanto sta accadendo nella giustizia minorile. Da molto arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile: continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza, il ripetersi di gravi eventi critici. Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente ai vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti. La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il SAPPE, è più complessa e problematica di quello che si immagina” conclude.
Il leader del SAPPE fa appello al Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che tra le sue deleghe ministeriali ha quella riservata alla trattazione degli affari di competenza del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.