I Consiglieri del Gruppo RinnoviAMO DIANO chiedono al sindaco di Teggiano, Michele Di Candia, l’immediato annullamento dell’Ordinanza sindacale dello scorso 26 gennaio, con la quale l’amministrazione comunale ha sospeso, per il mese di gennaio, lo svolgimento della delocalizzazione del mercato settimanale presso la frazione di Piedimonte.
“L’adozione delle ordinanze contingibili ed urgenti presuppone che, per tutelare e proteggere i bisogni della popolazione locale alla sicurezza pubblica ed urbana, non sia possibile reperire alcuno strumento ordinario per fronteggiare la situazione di pericolo imminente ed attuale“, si legge nella diffida. “Nel Comune di Teggiano, le situazioni dichiarate come contigenti ed eccezionali sono in essere dal 2015“.
“L’ordinanza in oggetto – prosegue il documento – è suffragata da una nota interna del Comando di Polizia Municipale che “esplicitamente” afferma la sussistenza di una serie di carenze tali da non permettere il regolare svolgimento del mercato domenicale nella frazione di Piedimonte. Questo Gruppo evidenzia che il medesimo Comando di Polizia Municipale rilasciava parere tecnico favorevole in data 24/07/2015”.
Il testo prosegue evidenziando che i Consiglieri “non riscontrano che nell’arco temporale tra il primo parere, favorevole, e il secondo, emesso a ridosso della domenica in cui sarebbe dovuto tenersi il mercato domenicale nella frazione già citata, siano intervenuti fattori tali da impedire le delocalizzazione del mercato scttimanale, tanto meno eventi eccezionali e completamente inaspettati comunque non fronteggiabili con strumenti ordinari”.
I consiglieri del Gruppo RinnoviAMO DIANO chiedono dunque “l’immediato annullamento dell’ordinanza in oggetto, in quanto non ravvisabili i presupposti legittimi delle ordinanze sindacali”.
– redazione –
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uffa! basta! ancora questa storia?
Si può non intervenire chiarendo un aspetto giuridico che evidentemente sfugge a coloro che chiedono “l’annullamento” dell’ordinanza sindacale? Bene, di illegittimo c’è un solo provvedimento: è quello adottato dall’Amministrazione Cimino per la delocalizzazione mensile del mercato domenicale. Motivo: non poteva il Consiglio Comunale disporre diversamente dall’autorizzazione regionale che stabilì a suo tempo lo svolgimento del mercato nel centro storico, richiamando tra l’altro analoga contrattazione di generi vari che si teneva a Teggiano in epoca passata. Solamente in virtù di tale fatto si ottenne l’autorizzazione della Regione. Allora se di illegittimo (violazione di legge, eccesso di potere) c’è qualche provvedimento, è bene chiarire che è stato quello della delocalizzazione e non l’attuale di cui viene chiesto il ritiro. Ancora, se il presupposto del Comando di P. M. è criticabile, sia chiaro che non è questo su cui si basa l’attuale ordinanza, ma certamente quello del 2015. Per cui, forse, se si facesse meno bolsa politica e più saggia amministrazione rappresentativa, a guadagnarci sarebbe indubbiamente Teggiano tutta.