Nel mezzo della pagina che divide il foglio formato A3 della cartella clinica di Aurora Babino (la bambina di tre anni di Teggiano deceduta cinque anni fa all’ospedale Santobono di Napoli dopo essere stata ricoverata presso l’ospedale di Polla), in cui è rappresentato il grafico della temperatura corporea, compare il nome di un altro bambino ricoverato, come Aurora, presso il reparto di pediatria di Polla, dal 15 al 21 Febbraio 2011.
La morte della piccola di Teggiano, quindi, a distanza di 5 anni, ancora presenta delle zone d’ombra, e sarebbe proprio l’esistenza di due cartelle cliniche differenti tra loro, una composta di 43 pagine ed un’altra di 44, che continua a generare dubbi ancora più incresciosi soprattutto tra i genitori di Aurora.
“Per noi genitori è davvero triste non essere supportati da certezze – riferisce Carmine Babino, il padre della piccola Aurora – Ci sono troppe domande alle quali, finora, non abbiamo avuto risposte. Ovviamente confidiamo completamente nella Magistratura, ma andare a letto ogni sera con gli stessi dubbi e svegliarsi ogni mattina sempre con gli stessi dubbi, sta rendendo difficile oltre ogni misura la vita mia e quella di mia moglie”.
I genitori di Aurora, insomma, ad un anno dalla denuncia-querela presentata al Tribunale di Lagonegro in cui rappresentano “molteplici anomalie” tra la cartella clinica depositata presso la cancelleria del GUP presso il Tribunale di Lagonegro e quella consegnata loro dall’ospedale di Polla subito dopo la morte della bambina, continuano a chiedere la verità sulla vicenda che ha sconvolto, naturalmente, la loro vita. Ed è proprio su queste “anomalie” che i genitori di Aurora sono intenzionati a vederci chiaro. A partire dalla presenza del grafico che indica l’andamento della temperatura corporea della piccola Aurora nella cartella depositata presso la cancelleria del Tribunale, di cui non vi è traccia nella cartella rilasciata dall’ospedale di Polla il 12 Aprile del 2011 ai genitori di Aurora prima della denuncia –querela.
“Riteniamo alquanto strano che la cartella clinica che noi abbiamo chiesto all’ospedale di Polla prima di presentare la denuncia-querela non contiene nessun grafico riferito alla temperatura corporea di Aurora, mentre in quella depositata presso la Cancelleria del Tribunale è presente una pagina in cui è rappresentato il grafico della temperatura corporea di Aurora nel cui intermezzo della pagina appare il nome di un altro bambino – continua Carmine Babino – e questo ci inquieta alquanto, facendo aumentare di gran lunga i nostri dubbi”.
Intanto, il 21 Giugno prossimo, dinanzi al Tribunale di Lagonegro in funzione monocratica, si svolgerà l’udienza disposta dal giudice dell’udienza preliminare Salvatore Bloise nei confronti di tre medici dell’ospedale di Polla che, nel corso dei rispettivi turni di servizio, visitarono ed ebbero in cura la piccola Aurora ricoverata presso il reparto di pediatria per crisi convulsive con l’accusa di “agire con negligenza, cagionando il decesso della bambina, dovuto a shock irreversibile conseguente a squilibrio idroelettrico dovuto a perdita di liquidi e sali a causa di vomito e diarrea”.
– redazione –
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