Doveva essere reso noto questa mattina l’esito della perizia del professor Roberto Miniero, pediatra e professore universitario presso l’università di Catanzaro, consulente nominato dal GUP del Tribunale di Lagonegro, per fare chiarezza sulle responsabilità e sulle cause della morte della piccola Aurora Babino di Teggiano. Il docente universitario però ha chiesto una proroga di altri 30 giorni per poter completare il suo lavoro basato sulle cartelle cliniche della piccola Aurora.
La decisione di dare incarico ad un nuovo consulente è stata adottata, circa 5 mesi fa, al termine dell’udienza del processo con rito abbreviato a carico di 4 degli 8 medici in servizio all’ospedale di Polla accusati di concorso in omicidio colposo. La piccola è deceduta il 3 marzo del 2011 nel nosocomio partenopeo dove era stata ricoverata in condizioni disperate dopo un doppio ricovero all’ospedale di Polla. A distanza di circa un anno dalla morte, per fare chiarezza sulle cause del decesso, era stata anche effettuata la riesumazione della salma della bambina.
Il dott. Bloise aveva motivato la scelta di nominare un nuovo consulente evidenziando nel provvedimento alcuni aspetti poco chiari ed in alcuni casi, secondo il magistrato, contraddittori della perizia precedente effettuata dal prof. Albero Villani dell’ospedale “Bambin Gesù” di Roma.
Sono 3 i punti che non hanno convinto il GUP: 1) la poca chiarezza dei motivi per i quali la morte sia dovuta ad uno shock irreversibile; 2) la poca chiarezza nella perizia in merito ad un farmaco antipiretico somministrato alla bambina; 3) la disidratazione della bambina ed il peso della piccola prima dell’ingresso in ospedale, dopo le dimissioni e subito dopo il decesso.
– Erminio Cioffi –