“Teggiano merita un Governo civico che esprima democraticità nel suo agire, che rispetti le leggi e rispetti, soprattutto, il Popolo”.
La denuncia proviene dal gruppo di minoranza al comune “Teggiano va avanti”, all’indomani del mancato svolgimento del Consiglio comunale di venerdi scorso per mancanza del numero legale.
“Il Sindaco – si legge nel documento della minoranza consiliare – ha dichiarato sciolta la seduta per mancanza del numero legale falsamente, inopportunamente ed illegittimamente. In occasione del Consiglio comunale di venerdi scorso si sono consumate gravi violazioni delle regole del vivere civile e consociativo ad opera del gruppo RinnoviAMO Diano”.
“Proditoriamente e con fare dispotico – continua il documento – la maggioranza rappresentata dal gruppo consiliare Rinno-viAMO Diano perpetrava ripetute violazioni di legge e di regolamento, laddove, dopo l’appello che verificava la presenza di dodici consiglieri su tredici, dichiarava di far mancare il numero legale, rimarcando la non presenza del Capogruppo del gruppo Teggiano Va Avanti. Alla seduta consiliare erano presenti numerosissimi cittadini che avevano il diritto di ottenere risposte concrete sugli importantissimi argomenti messi all’ordine del giorno. La strumentalizzazione dell’assenza del dott. Pietro Di Candia, assente peraltro (e la cosa era ben nota nonché partecipata) per problemi di salute, è una delle ormai tante ciliegine sulla torta che il Sindaco si ostina a voler mostrare alla popolazione teggianese, negando di fatto la rovina del Paese. Gravissimo, poi, dopo aver rappresentato la volontà di abbandonare la seduta, non effettuare il secondo appello dei presenti, con ciò permettendo al sindaco di dichiarare immediatamente sciolta la seduta per difetto del numero legale! Ebbene, se il Sindaco (e la sua compagine) aveva a cuore le sorti del suo Paese, innanzitutto poteva ben affrontare il primo degli argomenti all’ordine del giorno, che come è noto era teso ad istituire in via d’urgenza e nel più breve tempo possibile una “task force” operativa interforze per il controllo del territorio al fine di prevenire e combattere i numerosi furti che di recente hanno afflitto il territorio comunale. Ora dovremo aspettare chissà quanto…”
“Ma vi è di più! L’articolo 12, comma 6, dello Statuto comunale – continua il documento della minoranza consiliare – prevede che in prima convocazione il quorum richiesto per la validità della seduta è pari alla meta’ dei consiglieri senza computare a tal fine il sindaco. Ne consegue che, presenti sei consiglieri (tre del gruppo Teggiano Va Avanti, tre del gruppo Insieme per Teggiano), il Presidente e il Segretario Comunale avevano l’obbligo di far trattare gli argomenti all’ordine del giorno. Non bastando, poi, quanto espresso, approfittando dell’incredulità dei presenti tutti, e non solo dei consiglieri, il Sindaco ordinava alla Polizia Municipale di sgombrare l’aula consiliare, in quel momento allestita presso il Centro Dianum di proprietà comunale, realizzato primariamente per dotare la Cittadinanza di luoghi di ritrovo e di contatto civico, così negando di fatto e proditoriamente qualsivoglia tentativo di pubblica discussione e richiesta di chiarimenti tra cittadini in contraddittorio con le varie anime politiche, preferendo poi indire una riunione “pubblica” del proprio gruppo consiliare per la giornata successiva.”
“La rovina antidemocratica di questo Paese – conclude il documento – deve essere fermata! Teggiano merita un Governo civico che esprima democraticità nel suo agire, che rispetti le leggi e rispetti, soprattutto, il Popolo elettore”
Per questa sera, intanto, il gruppo consiliare “RinnoviAmo Diano” ha promosso un incontro pubblico alle ore 18 presso il Centro Parrocchiale “Frassati” nella frazione di Prato Perillo.
– redazione –
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