La giovanissima cardiochirurga di Teggiano, Francesca D’Auria, è fra i 5 membri fondatori della European Society of Cardio-Thoracic Surgery (EACTS) Women Committee.
La European Association for Cardio-Thoracic Surgery, infatti, ha nominato la dottoressa Francesca D’Auria fra i 5 membri fondatori della EACTS Women Committee, commissione del Consiglio della Società Scientifica Europea di Cardiochirurgia e Chirurgia Toracica. La Commissione è composta dalla Presidente, Jolanda Kluin, direttrice della Cardiothoracic and Congenital Cardiac Surgery all’Academic Medical Center di Amsterdam, da Francesca D’Auria, chirurga cardiovascolare dell’ AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, da Julie Cleuziou, direttrice del Congenital and Paediatric Heart Surgery di Monaco di Baviera, dalla Prof. Indu Deglurkar, Leader Consultant Cardiothoracic surgeon dell’ University Hospital of Wales in Cardiff nel Regno Unito e da Lena Poetini, chirurga cardiovascolare presso l’University Hospital di Mainz in Germania.
La Presidente dell’Associazione, Professoressa Jolanda Kluin, ha conferito alla cardiochirurga di Teggiano la delega alla Leadership, Education, and Advocacy della Commissione.
La dottoressa D’Auria, inoltre, ha contribuito al primo report europeo dell’analisi statistica sulla disparità di genere in cardiochirurgia, a cura della Società Europea di Chirurgia Cardiotoracica, che è stato pubblicato il 29 gennaio, i cui risultati mostrano come 7 chirurghe cardiotoraciche su 10 subiscano ingiusti e gravissimi trattamenti dovuti alla discriminazione di genere durante la loro carriera. Dallo studio emerge che il 35% delle chirurghe è stata costretta ad abbandonare la carriera, il 66% ha dovuto rinunciare alla maternità e solo il 6% ha raggiunto posizioni apicali. Nei contesti scientifici, i board editoriali delle riviste risultano non equilibrati con una vistosa minoranza o assenza di donne al loro interno e, altresì, nei consessi scientifici di rilievo le donne chiamate come key opinion leader o come chair sono meno del 12%, sebbene la loro preparazione culturale e competenza professionale sia spesso superiore agli omologhi uomini.
“Già il fatto che sia dovuta nascere una Commissione ad hoc per rivendicare la parità di genere in cardiochirurgia al fine di mitigare e progressivamente abolire le disparità e che essa fatichi ad essere accettata da molti colleghi è sintomatico di quanto grave e profondo sia il problema– riferisce la cardiochirurga D’Auria ad Ondanews – In Italia, secondo il report 2021 di Almalaurea, le laureate continuano crescentemente ad essere in numero maggiore rispetto ai laureati, hanno un percorso di studi più regolare e con risultati migliori dei colleghi uomini ma, allo stesso modo, le laureate nel mercato del lavoro continuano poi ad avere un tasso di occupazione e un salario nettamente inferiori ai colleghi maschi di eguale titolo e mansione, tanto che dal 1° gennaio, per le aziende private è stata addirittura varata la ‘Certificazione di Parità’ con sgravi fiscali di incentivo. Il fatto che debbano sorgere istituti come le Quote Rosa, la Certificazione di Parità, o movimenti come il Me Too, o simboli quali le panchine rosse, le scarpe rosse, mostrano quanto la disparità di genere si configuri ancora come una piaga dilagante e sia una vera e propria forma di razzismo contro cui è necessario tenere alta e vigile l’attenzione”.
Rallegramenti sinceri e affettuose congratulazioni da parte dell’ASSOCIAZIONE GIORNALISTI AMICI DEL VALLO DI DIANO (SA), alla Dott.ssa Francesca D’Auria di Teggiano (SA),cardiochirurga vascolare dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno,nominata fra i cinque membri fondatori della commissione del Consiglio della Società Scientifica Europea di Cardiochirurgia e Chirurgia Toracica con delega alla Leadership, Education, and Advocacy della Commissione.