Teggiano in festa per i 100 anni di Pietro Francesco Morena nato il 3 maggio del 1922 nella frazione di Prato Perillo.
L’arzillo vecchietto, noto come “zì Cicchinu”, è uno degli ultimi suonatori di ciaramella, infatti la passione per questo strumento e l’arte di saperla suonare l’hanno reso famoso ai teggianesi nel mondo grazie al suo inno a San Cono, Patrono di Teggiano. “Questo inno l’abbiamo composto nel garage di casa mia – ha raccontato Nicola Casale, che ha accompagnato l’inno con la fisarmonica -. Sono passati ormai quarant’anni e questo inno al nostro Patrono ha fatto il giro del mondo grazie ai dvd. Ci hanno visto perfino in America!”.
Tra i ricordi indelebili di Pietro uno dei più importanti è sicuramente la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale. “Io di lavori ne ho fatti tanti, quante cose ricordo e quante potrei raccontarne. Se guardi la parete – racconta indicando le foto appese – ci sono tutti i ricordi. Ho suonato la ciaramella anche alle feste qui a Teggiano. Ma i quadri più importanti sono quelli che dicono che sono stato in guerra. Sono stato in Africa e ho assistito allo sbarco in Normandia”.
Pietro è stato chiamato alle armi a 19 anni ed è stato arruolato al 10° Artiglieria Corpo d’Armata. Ha svolto il ruolo di cannoniere-tiratore a Tunisi. Durante il conflitto è rimasto anche gravemente ferito ad una gamba. Negli ultimi periodi della guerra ha poi vissuto a Norimberga al seguito degli americani, città che ha lasciato nel 1945 per far ritorno in Italia.
Pietro ha avuto due matrimoni, il primo da cui ha avuto 5 figli, il secondo, invece, avvenuto il 20 luglio del 1981 con Michelina Pecorale dalla quale ha avuto un figlio.
Alla giornata di festa hanno partecipato il sindaco Michele Di Candia e l’assessore Mario Ubaldo Trezza, i quali hanno consegnato a zì Cicchinu una targa da parte di tutta l’Amministrazione comunale.
“A Pietro Morena – si legge – cento anni di vita onesta e laboriosa, un secolo di affetto per la famiglia, dedizione ai suoi valori e di spirito giovanile profuso a piene mani. L’Amministrazione comunale ti ringrazia per aver mostrato sempre con orgoglio l’identità e il senso di appartenenza a radici comuni. Il tuo fulgido esempio sarà la strada che indicheremo ai nostri figli”.
Presenti per lo spegnimento delle candeline, oltre ai familiari, anche il Maestro pasticciere Domenico Manfredi della Pasticceria D’Elia, che ha deliziato il palato degli ospiti con una torta dai sapori tropicali.
La comunità teggianese e la redazione di Ondanews augurano ancora tanti auguri a zì Cicchinu per il suo secolo di vita.
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