Si è tenuta questa mattina, nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pomponio Leto” a Teggiano, la consegna del Premio Nicola Giacumbi da parte del Rotary Club di Sala Consilina-Vallo di Diano. L’importante riconoscimento, che viene consegnato ai figli meritevoli dei rappresentanti delle forze dell’ordine, è intitolato al Procuratore della Repubblica di Salerno ucciso nel 1980 a soli 52 anni, davanti casa e sotto gli occhi della moglie, per mano di una cellula salernitana delle Brigate Rosse. Giacumbi aveva rifiutato la scorta per evitare il sacrificio di altre vite umane sulla scia di quanto era accaduto con l’assassinio di Aldo Moro. L’azione criminale venne rivendicata dai brigatisti attraverso una telefonata ad una tv locale.
Il Premio Nicola Giacumbi oggi è stato consegnato ad Annarita Corvino, una giovanissima studentessa del “Leto”, figlia del Brigadiere dei Carabinieri Nicola Corvino. Ad aprire la manifestazione l’avvocato Antonio Gnazzo, presidente del Rotary Club di Sala Consilina-Vallo di Diano, il Dirigente scolastico del “Pomponio Leto” Rocco Colombo e il Capitano Davide Acquaviva, Comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina. Ospiti illustri al tavolo dei lavori il dottor Franco Roberti, consigliere ministeriale in materia di terrorismo e criminalità, già Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il magistrato Carmine Olivieri e l’ingegnere Giuseppe Giacumbi, figlio del compianto Procuratore. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Teggiano Michele Di Candia, il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca, il Luogotenente Giuseppe Iannarelli della Guardia di Finanza di Sala Consilina, il Maresciallo Francesco Pennisi, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Teggiano, a cui l’Istituto scolastico ha consegnato una particolare pergamena per l’incisiva azione a favore della legalità sul territorio, Luigi Morello, Capo Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina, e Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
“Una stella polare nella lotta alle mafie e al terrorismo”, così è stato definito il Procuratore Roberti dal Capitano Acquaviva. “In Italia abbiamo conosciuto il terrorismo rosso, quello nero, quello mafioso – ha spiegato Roberti – Il 1980 fu un anno terribile. Colpire il Procuratore della Repubblica di Salerno in quell’anno fu dovuto al particolare attaccamento al dovere di Nicola Giacumbi. Quel senso del dovere di cui parlava Aldo Moro e che Giacumbi dimostró fino al suo sacrificio“.
Emozionato il figlio del dottor Giacumbi, che ha ricordato la figura del padre rivolgendosi ai tanti studenti presenti:”La speranza è che la memoria e il sacrificio di mio padre si possano trasmettere tramite voi al futuro e che il Premio in suo nome rappresenti un esempio di meritocrazia“.
– Chiara Di Miele –