Si è conclusa ieri sera al Centro parrocchiale Piergiorgio Frassati di Prato Perillo di Teggiano la XIII Festa dell’Infanzia, promossa dal pediatra Luigi D’Alvano allo scopo di diffondere una migliore conoscenza della Convenzione dei diritti dei bambini, firmata il 20 novembre 1989 a New York.
A chiudere la tre giorni di attività con i bambini, incontri e spettacoli è stato il convegno dal titolo “Lib(e)ri sempre”, a cui hanno preso parte il maestro Lucio Leiva Stevan, Isabel Mansione e Massimo Giordano della delegazione argentina per il progetto “Educreando”, Rada Innamorato e Michele Gentile. La tavola rotonda, moderata da Tania Tamburro, si è aperta con i saluti del dottore D’Alvano e con il “dono” di una busta piena di bottiglie di plastica da riciclare che i bambini hanno fatto al libraio Michele Gentile, noto per aver avviato nel 2016 l’iniziativa “Non rifiutiamoci”.
La dottoressa Rada Innamorato si è invece soffermata sul testo “Curarsi con i libri: rimedi letterari per ogni malanno”, un appassionante dizionario di romanzi e scrittori dalle singolari virtù terapeutiche, per alleviare la solitudine, il mal d’amore, ma anche i reumatismi e il mal di testa, scritto da Ella Berthoud e Susan Elderkin. “La medicina letteraria – ha affermato Rada Innamorato – può sicuramente migliorare il rapporto tra medico e paziente. Mettersi nei panni del malato, aiuta quest’ultimo ad avere maggiore fiducia nel medico, migliora la diagnosi e fa in modo che il paziente segua meglio la terapia”.
Il maestro Lucio Leiva Stevan direttore dell’Orchestra Scuola di Lobos, Isabel Mansione e Massimo Giordano hanno parlato del progetto Binazionale “Educreando” Italia – Argentina, incentrato sull’educazione emozionale per coinvolgere emotivamente i ragazzi in un apprendimento attivo e piacevole. “L’idea– ha spiegato Isabel Mansione – è quella di lavorare sulla cura delle relazioni e dei legami che sono alla base dello sviluppo umano”.
“Sogniamo una scuola con responsabilità sociale – ha detto Massimo Giordano – che promuova la conoscenza degli alunni e la libertà, perché se siamo liberi siamo anche felici”.
“Tutti i bambini possono studiare alla Scuola Orchestra di Lobos, perché è gratuita – ha spiegato infine il maestro Lucio Leiva Stevan -. Il concetto su cui tutto si basa è l’inclusione. La musica viene studiata non solo come linguaggio astratto ma anche e soprattutto come condivisione”.
La serata si è conclusa con la premiazione dei concorsi di scrittura creativa, disegno e videoconcorso.
– Antonella D’Alto –