Si terrà sabato 20 febbraio, alle ore 17.30 presso il Museo diocesano “San Pietro” a Teggiano, il convegno “Dalla ricerca storica alla valorizzazione museale”, a cura della Diocesi di Teggiano – Policastro, della Società Cooperativa Paradhosis ed in collaborazione con la Banca Monte Pruno.
Saranno presentati i nuovi cataloghi del Museo diocesano ed il restauro del ciclo di affreschi della cappella dell’Addolorata, uno degli ambienti architettonici e stilistici meglio conservati dell’antica chiesa di San Pietro, sia per la presenza del ciclo pittorico settecentesco raffigurante i Sette Dolori di Maria e realizzato da un artista locale operante nella scia di Anselmo Palmieri e Francesco De Martino, che per la monumentale tomba quattrocentesca in stucco policromo del soldato Bartolomeo Francone, un unicum in area, dal punto di vista costruttivo e raffigurativo, con rimandi stilistici alla tomba Coppola del Duomo di Scala, in Costiera Amalfitana.
Interverranno Ivo de Maio, Presidente Società cooperativa Paradhosis, Don Fernando Barra, Direttore ufficio diocesano Beni Culturali, Rosa Carafa, Funzionaria di zona Soprintendenza BAEP Salerno, Michele Albanese, Direttore Generale Banca Monte Pruno.
A relazionare saranno Emilia Alfinito, Direttrice della Certosa di Padula, il restauratore Antonio D’Elia, Paola Potignano e Viviana Ricciardone, autrici dei volumi del Museo.
Le conclusioni saranno affidate a Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro. L’incontro sarà moderato da Marco Ambrogi, Direttore del Museo diocesano.
Al termine del convegno si potranno ammirare gli affreschi restaurati e sarà donata copia dei volumi del Museo diocesano, inerenti la storia del Museo, una guida in lingue ed un manuale per i bambini, realizzati da Marco Ambrogi, Viviana Ricciardone e Paola Potignano.
I cataloghi che saranno presentati nel convegno ripercorrono il filo storico-museale della collezione in San Pietro, raccontato attraverso un’esposizione didattica dedicata al bambini, con la guida di un simpatico personaggio, il pupazzo Lapiotto, presentato mediante una guida in lingue ed esplorato con un testo che descrive la nascita del museo civico alla fine dell’Ottocento e la sua evoluzione fino all’attuale allestimento a carattere sacro diocesano, con le varie acquisizioni di opere d’arte negli ultimi anni e con uno spaccato descrittivo dei frammenti storici disseminati per le strade di Teggiano.
Un altro tassello culturale si aggiunge all’impegno culturale della Diocesi e del suo museo teggianese, in attesa dell’imminente inaugurazione del Museo Lapidario dianense e della riapertura della sezione del Museo di Policastro Bussentino.
– redazione –