Si è tenuto sabato, presso il Museo diocesano “San Pietro” a Teggiano, il convegno “Dalla ricerca storica alla valorizzazione museale”, nato dalla volontà della Diocesi di Teggiano-Policastro, della Direzione Museale, della Cooperativa Paràdhosis e della Banca Monte Pruno di mettere in risalto sia il recupero degli affreschi sia le recenti pubblicazioni che narrano della storia e dell’arte del museo.
L’incontro, moderato da Marco Ambrogi, Direttore del Museo diocesano, ha visto i saluti iniziali di Ivo De Maio, Presidente della Cooperativa Paràdhosis, don Fernando Barra, Direttore Ufficio Diocesano Beni Culturali, Rosa Carafa, Funzionaria di zona della Soprintendenza Artistica di Salerno, Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno.
Hanno poi relazionato Emilia Alfinito, Direttrice della Certosa di Padula, e il restauratore Antonio D’Elia. Le conclusioni sono state affidate a S.E. Monsignor Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro.
E’ stato presentato il restauro del ciclo di affreschi della cappella dell’Addolorata, uno degli ambienti architettonici e stilistici meglio conservati dell’antica chiesa di San Pietro, sia per la presenza del ciclo pittorico settecentesco raffigurante i Sette Dolori di Maria e realizzato da un artista locale operante nella scia di Anselmo Palmieri e Francesco De Martino, che per la monumentale tomba quattrocentesca in stucco policromo del soldato Bartolomeo Francone, un unicum in area dal punto di vista costruttivo e raffigurativo, con rimandi stilistici alla tomba Coppola del Duomo di Scala, in Costiera Amalfitana.
La Banca Monte Pruno, anche in questa occasione, si è dimostrata attenta e sensibile alla salvaguardia del patrimonio artistico presente nel Vallo di Diano, dimostrando l’importanza di costruire una rete sul territorio, che si basa su valori forti, come sottolineato dal Direttore Albanese, e sulla volontà di valorizzare le bellezze della nostra terra, rendendole fruibili anche dal punto di vista turistico.
Il Museo diocesano punta ad essere sempre di più “un museo al centro della città-museo di Teggiano”, in continua evoluzione, un punto di riferimento che vede un impegno culturale forte da parte della Diocesi, in attesa dell’imminente inaugurazione del Museo Lapidario dianense.
Sono stati, inoltre, realizzati e presentati tre cataloghi inerenti la storia del Museo, una guida in lingue ed un manuale per i bambini, a cura di Marco Ambrogi, Viviana Ricciardone e Paola Potignano.
“Educare alla bellezza è il compito della comunità, perchè attraverso il bello si riconosca l’altissimo valore della vita – ha scritto e sottolineato don Fernando Barra nel corso dell’incontro – Il nostro non è un tempo e uno spazio vuoto, ma un insieme da rivisitare per una maggiore coscienza di sè e del proprio sentire”.
– Filomena Chiappardo –