Domani, 14 febbraio, torna il flashmob contro la violenza sulle donne “One Billion Rising”. Il movimento internazionale, nato del 2013 e arrivato alla sua dodicesima edizione, è stato fondato dalla drammaturga Eve Ensler, autrice de “I monologhi della vagina” e ogni 14 febbraio si ripete nelle piazze di 200 Paesi in tutto il mondo.
Quest’anno, per l’occasione, docenti e alunni dell’Istituto d’Istruzione superiore “Pomponio Leto” di Teggiano balleranno in Piazza Portello sulle note di “Break the Chain” per liberare tutte le donne (cisgender, transgender e coloro che detengono identità fluide) dalla violenza sessuale, fisica, razziale, economica, politica, socio-culturale e ideologica, per urlare basta allo stupro, all’incesto, alle molestie sessuali, alle mutilazioni genitali femminili, alla schiavitù e al traffico di esseri umani, al matrimonio infantile, al femminicidio, all’oppressione sessuale e di genere e riproduttiva e per porre fine al razzismo, all’imperialismo, alla guerra e alla catastrofe climatica.
L’evento, fortemente voluto dal Forum dei Giovani di Teggiano in collaborazione con il Comune, è patrocinato da Differenza Donna, Amnesty International, Amref health Africa e Assist – Associazione Nazionale Atlete.
“One Billion Rising” a partire dal 2013 è diventato un movimento globale che nel giorno di San Valentino ha coinvolto a ballare contro la violenza un miliardo di donne e uomini in oltre 200 nazioni. L’invito è aperto a chiunque voglia manifestare contro la violenza su donne e bambine, unico requisito richiesto sarà di vestire di nero e di rosso, colori simbolo del “One Billion Rising”.