Si è tenuto ieri sera presso la frazione di San Marco di Teggiano l’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione comunale per informare i cittadini sugli sviluppi della vicenda che lo scorso 14 luglio ha causato preoccupazione tra gli abitanti di San Marco, quando un 20enne originario del Gambia, ospite del centro di accoglienza locale, ha ferito con una bottiglia di vetro rotta un barista del posto.
“Subito dopo l’accaduto ci siamo attivati per risolvere la situazione – ha dichiarato il sindaco Michele Di Candia – e grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione, i cittadini, la Caritas Diocesana e le autorità ecclesiastiche abbiamo raggiunto tutti insieme i risultati desiderati, anche perché la comunità di San Marco ha accolto fin dal 2006 in modo pacifico e civile la presenza del centro e degli ospiti ed è doveroso garantire a tutti una serena convivenza“.
“Inizialmente gli ospiti erano 9, provenienti dal Gambia, Ghana, Senegal, Nigeria, Marocco e Malawi – ha affermato Don Vincenzo Gallo, parroco della chiesa di San Marco – di cui 2 già allontanati dal centro la sera stessa dell’aggressione. Il 1° agosto un altro ospite ha lasciato la struttura e il 7 agosto sono stati trasferiti altri 2 migranti presso il comune di Conza della Campania su disposizione del Servizio Centrale dello Sprar. Per i rimanenti 4, 2 sono agli arresti domiciliari presso il centro di accoglienza e 2 hanno trovato lavoro presso un’azienda locale e presto lasceranno il centro per cercare una propria dimora”.
“Tuttavia anche gli ospiti che ancora sono presenti – ha concluso Don Vincenzo – saranno trasferiti presso una struttura idonea a Sala Consilina secondo i tempi tecnici dettati dal Magistrato di sorveglianza, orientativamente a gennaio o febbraio 2018. Il centro verrà poi chiuso temporaneamente anche per lavori necessari di restauro”.
– Maria De Paola –
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