Continua ad essere particolarmente caldo il clima politico a Teggiano: il gruppo consiliare “Insieme per Teggiano”, costituito dai consiglieri Lisa Grazia Babino, Sonia Marino e Mario Ubaldo Trezza, tramite una lettera aperta indirizzata al sindaco Rocco Cimino, dichiara ufficialmente la fuoriuscita dalla maggioranza, rivendicando assoluta autonomia.
“Signor Sindaco, Dopo aver a lungo corteggiato, a partire da luglio 2015 il gruppo di opposizione, nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale ha ufficialmente gettato la maschera. La reiterata corte ai consiglieri del suddetto Gruppo ha messo a nudo, la reale Sua volontà: “sostituire i sottoscritti con alcuni componenti il gruppo di opposizione”. La Sua esplicita richiesta di sostegno ai Consiglieri di opposizione è stata restituita al mittente e censurata in modo inequivocabile dal Capo Gruppo Pietro Di Candia, il quale a nome dell’intero gruppo consiliare, ha dichiarato “ … il popolo ci ha assegnato il ruolo di opposizione, noi tutti senza alcuna azione trasformista resteremo al nostro posto” – scrivono i consiglieri – Tante cose oggi appaiono chiare ….. altre meno. E’ ormai noto a tutti che i primi incontri con il consigliere Elisabetta D’Elia – ponte con la minoranza – è avvenuto alla metà di Luglio 2015, quando i consiglieri Babino, Marino e Trezza erano parte integrante del gruppo Rinnoviamo Diano. Appare, quindi, chiaro a tutti il vero motivo per il quale Lei ha proceduto alla REVOCA delle Nomine di Assessori e di tutte le DELEGHE attribuite ai sottoscritti, atto arrogante e senza pari, atto politico di violenza inaudita e ingiustificata che ha generato, situazioni dichiaratamente lesive della nostra dignità personale“.
“Questi due episodi (la trattativa con la minoranza e la revoca delle nomine e delle deleghe) avrebbero imposto da parte nostra una tempestiva sfiducia alla Sua amministrazione. Responsabilmente e con dignità, abbiamo invece sopportato pazientemente, continuando, con il massimo impegno, a svolgere il ruolo di consiglieri comunali, senza alcun interesse se non quello di lavorare per la comunità stessa e senza rivendicare alcuna posizione all’interno della maggioranza – continuano– Non rinneghiamo azioni positive che insieme abbiamo messo in essere. Le ricordiamo Signor Sindaco che è stato stesso Lei a riconoscere, nel decreto di revoca “…l’apprezzamento per l’impegno profuso durante il periodo assessorile” e nelle varie interviste rilasciate alle TV locali “….sensibilità e grande capacità amministrativa dei consiglieri Babino, Marino e Trezza”.
“Non possiamo desistere dall’evidenziare che alcune scelte operate risultano essere in netto contrasto con il programma elettorale: non è stato tenuto conto assolutamente delle nostre perplessità circa l’aumento delle tasse, abbiamo dissentito in modo forte all’esternalizzazione della mensa; in Consiglio Comunale, nella seduta del 15 dicembre, abbiamo osteggiato l’approvazione del DUP che avrebbe determinato un aumento della spesa corrente a danno dei cittadini; abbiamo rappresentato in più occasioni che con 150 mila euro per le luci di Natale si sarebbe potuto fare molto di più e non limitarsi a presentare un programma di iniziative già in essere da diversi anni nel nostro paese, realizzate grazie al prezioso contributo delle Associazioni locali. La chiarezza con la quale nelle opportune sedi abbiamo espresso le nostre opinioni forse è risultata “scomoda o di ostacolo” a Lei e /o a qualcuno della sua maggioranza. La proposta amministrativa da Lei incarnata nel progetto politico “Rinnoviamo Diano” avrebbe dovuto avere un obiettivo chiaro: “ determinare una svolta per il nostro paese”. Ed è per questo che in questi mesi, pur subendo mortificazioni, siamo rimasti al nostro posto al fine di capire se, il progetto politico per il quale Rinnoviamo Diano ha vinto nel 2014 le elezioni Amministrative, fosse fallito o avesse ancora margini di recupero – sottolineano nella lettera – Non possiamo, infine, non stigmatizzare e condannare le Sue esternazioni rese nell’ultima seduta consiliare, allorquando ha fatto riferimento a presunti e non meglio specificati “interessi”, il cui intento, ancora una volta, era ed è quello di infangare l’onorabilità e la dignità dei componenti del consiglio“.
“Signor Sindaco, Il Gruppo “Insieme per Teggiano” dichiara ufficialmente la “fuoriuscita dalla maggioranza” che Lei presiede e nel rivendicare l’ASSOLUTA AUTONOMIA dello stesso, ritiene che, a questo punto tocca a Lei trarre un bilancio del suo operato ed è Lei che deve chiedersi se, ad oggi, il progetto politico per il quale è stato eletto Sindaco è ancora valido o se è fallito – concludono – E’ Lei che, responsabilmente, dovrà assumere le determinazioni del caso, dichiarare finalmente come intende proseguire l’azione amministrativa e con chi intende amministrare. Diversamente ha il dovere di rimettere al popolo il giudizio sovrano. Faccia le Sue valutazioni ed assuma le opportune determinazioni, a seguito delle quali assumeremo le nostre”.
– redazione –
Elezioni anticipate ormai unica strada possibile: arbitro il popolo sovrano! Un guaio per Teggiano, ma purtroppo necessario!
Ecco qua,finalmente siamo arrivati dove era inevitabile arrivare.Gente che in campagna elettorale fanno vedere la luna nel pozzo,promesse a destra,promesse a sinistra…
E poi?
…solo fumo negli occhi.
Peccato che gli unici a pagare sono solo i cittadini.
Fognature…..
PUC…
Strade…
Ecc. ecc. ecc. ….
Tutte cose sistemate?
Doveva essere sciolto prima il Consiglio Comunale,appena i tre si erano costituiti come gruppo autonomo.Il popolo è sovrano ancora in questo paese?Non lo so,io constato amaramente che la politica con la “P” maiuscola non esiste più,ognuno tende a coltivare il suo piccolo orticello, del popolo tutti se ne fregano tanto per usare un eufemismo.
Egregio sindaco l’amarezza condivisa da migliaia di suoi elettori è che da questa vicenda ne usciamo tutti sconfitti … purtroppo.. le responsabilita’ della debacle ricadono esclusivamente su di lei..i non ha saputo reggere le fila ..e.. quindi lei in prima persona dovrebbe rimettere il mandato..non dovrebbe esistere nessuna stampella..non lasci che la sua quarantennale onorabilità si trascini in logiche di tradimenti o alleanze oltremodo “bizzarre”..perché vorrebbe dire che ha ragione chi si disillude dalla politica..grazie
MA……. IO MI CHIEDO………QUALCHE GRUPPO DI PERSONE PER BENE NON POLITICHE CHE FACCIA GLI INTERESSI DEI CITTADINI TEGGIANESI………..ESISTE A TEGGIANO????
PENSO CHE DOPO 35/40 ANNI DI “TEGGIANOPOLI” ………TEGGIANO CON I SUOI CITTADINI ORGOGLIOSI DI ESSERE RIANISI……MERITEREBBE UN AMMINISTRAZIONE DEGNA!!!!!!
O NO?? CORREGGIETEMI SE SBAGLIO!!!!!
E meno male che dovevano rinnovare,peccato che non sono riusciti a garantire neanche la governabilità. Allucinante. Questo è il classico esempio di quando si fanno i listoni con l’unico intento di vincere e non di amministrare. Il sindaco deve rimettere il mandato nelle mani dei cittadini,senza far perdere altro tempo al nostro paese. Prima andiamo ad elezioni e meglio è,sempre che ci si riesca a giugno.
Sono pienamente d’accordo con te, è inutile continuare così, con questo tira e molla tra loro si perde solo tempo a sistemare gli interessi loro e non si pensa ai cittadini.
Quindi al voto subito e l’unica soluzione per RINNOVARE …
Un modello di amministratore è Vitantonio, in silenzio, per quello che può fare, senza chiedere niente per se, si adopera quasi sempre da solo per il Nostro Paese, centro storico dell’intero Vallo di Diano.
un fatto è certo, è fallito un progetto nel quale la maggioranza dei teggianesi aveva creduto. Si andrà a votare? Credo di no! ” il senso di responsabilità verso il paese…”, spingerà qualcuno verso il Sindaco Cimino. Poi, da qui a 3 anni e mezzo, la gente dimenticherà tutto, infondo tre giorni parla il mondo!
Tutto questo accade quando si delega ad amministrare piccoli personaggi di scarso spessore morale e culturale .