Si è concluso con il patteggiamento della pena e la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione il processo penale nei confronti del ragazzo ventunenne di Teggiano che la notte del 24 giugno dello scorso anno era alla guida dell’auto a bordo della quale persero la vita il diciottenne Daniel Varuzza ed il ventenne Vincenzo D’Elia.
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro ha infatti accettato il patteggiamento della pena concordato tra l’avvocato difensore del giovane ed il pubblico ministero.
L’incidente, nel quale furono coinvolte un’altra auto ed un ciclomotore, avvenne poco dopo l’una della notte del 24 giugno del 2014, sulla strada Provinciale 39 Teggiano-Polla all’altezza della frazione di Prato Perillo, nel comune di Teggiano. Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, il ventunenne alla guida della propria Chevrolet Aveo, stava percorrendo la strada dove poi sarebbe avvenuto il tragico incidente, ad una velocità di 119 chilometri orari, quando invece in quel tratto il limite è di 50 chilometri all’ora.
In base alla ricostruzione effettuata dagli investigatori subito dopo l’incidente, il ventunenne effettuò un sorpasso azzardato dell’auto che lo precedeva, una Renault Scenic con a bordo cinque ragazzi, invadendo la corsia opposta di marcia dove in quel momento stava sopraggiungendo un ciclomotore con a bordo due ragazzi.
Daniel e Vincenzo persero la vita sul colpo. L’auto a bordo della quale si trovavano aveva prima tranciato di netto un palo dell’illuminazione pubblica, poi si era schiantata contro un albero ed infine si era ribaltata. I due ragazzi erano seduti nella parte posteriore dell’auto dall’abitacolo.
Raccapricciante la scena che si presentò alle prime persone accorse sul posto. Uno dei due ragazzi fu estratto subito dalle lamiere dai soccorritori, che però non riuscirono a rianimarlo. Per estrarre l’altro, ragazzo rimasto intrappolato sempre sul sedile posteriore, i Vigili del Fuoco dovettero invece ricorrere addirittura all’uso delle cesoie idrauliche per poter tagliare le lamiere. Una corsa contro il tempo che servì a ben poco perché anche lui era deceduto sul colpo.
Nell’incidente furono coinvolti 10 ragazzi. Per 4 di loro si rese necessario il trasporto in ospedale in ambulanza a causa dei traumi riportati.
I ragazzi che erano a bordo del motociclo finito a terra dopo l’impatto con l’auto che aveva invaso la sua corsia di marcia, furono trasportati all’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Successivamente, uno dei due ragazzi fu trasferito a Salerno a causa di una ferita particolarmente grave riportata ad una gamba.
L’avvocato del giovane che era alla guida dell’auto in cui erano a bordo Daniel e Vincenzo ha concordato con il pubblico ministero la pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione con la concessione del beneficio della sospensione condizionale. Nei confronti dell’imputato è stata anche disposta la pena accessoria della sospensione della patente di guida.
Due giorni fa ad un anno dalla tragica morte dei due ragazzi è stata celebrata una messa in loro suffragio nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù nella frazione di Prato Perillo di Teggiano.
– Erminio Cioffi –
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Gli hanno dato 2 anni e 4 mesi.. se questa è giustizia.. non posso proprio crederci..Così si incentivano i ragazzi a correre e a fare quello che vogliono della vita degli altri prima che della loro visto che tanto se la cavano sempre a buon mercato… Sono profondamente disgustata..
Tutto il sistema legislativo e quello giudiziario dovrebbero veramente guardarsi allo specchio e provare un enorme pena ….
Fate schifo. .