Si è chiusa nella serata di ieri, a Teggiano, “La Corte in Festa-Natale al Castello”, la kermesse di 4 giorni caratterizzata da eccellenze, produzioni locali, cultura e folklore ed organizzata al Castello Macchiaroli. A tracciare un bilancio del suggestivo evento sono le organizzatrici Barbara De Scianni e Cinzia Cicalese, dell’agenzia “Mestieri e Sapori”
- Qual è il bilancio di questi quattro giorni?
Siamo molto soddisfatte del risultato. Sono venute tante persone da tutta la provincia di Salerno. Siamo felici di aver contribuito a far conoscere Teggiano e di averlo fatto vivere a chi quì non era mai stato. Teggiano è un centro che ha tanto da dare e così tutto il Vallo di Diano. E’ fondamentale fare rete, anche se molti utilizzano questo termine solo per farsi pubblicità. Siamo venuti qui con la voglia di portare qualcosa di diverso rispetto a quello che c’è, portando un pizzico di sole in una realtà, come quella teggianese, che già è splendente di suo.
- C’è qualcosa che, invece, non è andata come volevate?
Siamo un po’ deluse dalla risposta da parte del Vallo di Diano. Forse il biglietto d’ingresso, dal costo di 3 euro, non è stato inteso piacevolmente, ma, viste le spese, non si poteva fare diversamente. Si tratta, comunque, di un costo esiguo che permette di usufruire di qualcosa di diverso dal solito, visto che non offriamo il solito mercatino. Siamo, ad ogni modo, felici per le migliaia di persone che ci hanno seguito.
- E le cose maggiormente gratificanti?
Vedere l’approvazione delle persone che hanno lavorato con noi. Hanno riscontrato grande professionalità e si sono sentiti pienamente protagonisti e parte attiva dell’iniziativa.
- La risposta di associazioni, artisti ed espositori locali è stata positiva.
Il nostro obiettivo era di dare lustro al territorio. Teggiano è una perla della Campania e di tutta Italia e va fatto conoscere. Attraverso la nostra attività facciamo cultura, facendo conoscere gli artisti locali, presentando libri ed offrendo, tra le altre cose, danze, mostre fotografiche e spettacoli teatrali. Non creiamo solo eventi. Lavoriamo per sponsorizzare la produzione locale, facendo conoscere i prodotti di nicchia. E quelli del nostro territorio sono molto apprezzati, soprattutto al di fuori dell’Italia. I visitatori sono rimasti entusiasti del contesto e del programma. Vogliamo continuare e lottare per valorizzare al meglio ciò che abbiamo.
- L’obiettivo è di riproporre l’evento anche nei prossimi anni?
Sì, vogliamo che questo possa risultare un appuntamento fisso nel calendario degli eventi del territorio, arricchendolo sempre più. Al di là del castello, funziona tutto l’indotto. Se quest’anno abbiamo fatto 1000, il prossimo faremo 3000 e tra 2 anni 6000. Abbiamo già diverse idee. Se riusciremo a stringere i giusti accordi, potremo fare grandi cose.
– Cono D’Elia –