Correva l’anno 1497, lo sguardo delle potenze rinascimentali italiane era rivolto verso Diano. Federico d’Aragona conduceva l’assedio contro la cittadella di Diano. La città era difesa eroicamente da pochi soldati, guidati dal principe Antonello Sanseverino. Nonostante i numerosi assalti delle truppe spagnole, Diano non cedeva, e, a dicembre ormai inoltrato, il Re di Napoli decise di offrire una tregua ad Antonello e ai Dianesi, imponendo le sue condizioni.
Ed è proprio questo l’episodio raccontato ieri in piazza San Cono nel centro storico di Teggiano nella I edizione de “La tregua del Sanseverino“, organizzata dalla Pro Loco.
Tanti i giovani coinvolti nella manifestazione, a partire dai gruppi degli “Sbandieratori e Musici” e delle “Tamburine” dello Stato di Diano, passando per gli attori, che si sono ritrovati a ricoprire importanti ruoli storici, e, per ultimo ma non meno importanti, il regista e ideatore dell’evento Orlando della Barca.
Ai giovani il presidente della Pro Loco di Teggiano, Biagio Matera, ha rivolto i suoi ringraziamenti.
“Sono molto soddisfatto della riuscita dell’evento – ha dichiarato Biagio Matera – ma la cosa che mi rende più felice è l’aver lasciato tutto nelle mani dei ragazzi di Teggiano e aver raggiunto un ottimo risultato. Un particolare riguardo va a Vincenzo Marino che ha saputo gestire un’intera manifestazione che speriamo possa crescere nel corso degli anni“.
Protagonisti della scena Vincenzo La Maida nel ruolo di Antonello Sanseverino, il Maresciallo Cono Cimino nel ruolo di Roberto, Capitano veterano di Antonello, e Luigi Biscotti che ha interpretato Alessandrino, soldato della milizia di Diano. La serata è stata allietata anche dalla presenza degli spettacolari Archibugieri Trombonieri Senatore di Cava de’ Tirreni.
“L’idea è quella di non limitare le rappresentazioni storiche al solo evento estivo ‘Alla tavola della Principessa Costanza’ – ha sottolineato Vincenzo Marino – ma di coinvolgere i teggianesi e i cittadini del Vallo di Diano con diverse manifestazioni culturali nel corso di tutto l’anno. Sono felice di aver trovato un’intera popolazione locale interessata e pronta ad aiutare nel migliore dei modi, a cui esprimo la mia più profonda gratitudine. È stata un’esperienza positiva che è riuscita esclusivamente grazie alla volontà collettiva di arricchire il proprio paese”.
– Paola Federico –