Sabato 25 febbraio alle ore 18.00, presso la Sala delle Conferenze del Seminario di Teggiano, verrà presentato il libro “I Parlamenti di Diano” (1582-1596), scritto da Arturo Didier e Paolo Carrano.
L’appuntamento è organizzato dalla Banca Monte Pruno e dall’Amministrazione Comunale di Teggiano, ad ulteriore sostegno e valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio.
Il testo offre uno spaccato sulla vita sociale di Teggiano in un periodo storico caratterizzato da una grande crisi economica (1582-1596). L’opera contiene, in particolare, le deliberazioni del Consiglio comunale di Teggiano alla fine del Cinquecento, resoconti parlamentari che pare siano gli unici esistenti, per il secolo XVI, in tutto il Mezzogiorno d’Italia.
L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco di Teggiano Michele di Candia e proseguirà con gli interventi di Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Corrado Matera, assessore al Turismo della Regione Campania, Arturo Didier e Paolo Carrano, autori del libro, l’editrice Giulia Giannini, Umberto Ferrari di Pantane, già componente del Centro Studi Antonio Genovesi dell’Università di Salerno.
Le conclusioni saranno affidate a S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro.
La presentazione sarà moderata dal giornalista e Direttore editoriale di Ondanews, Rocco Colombo.
“Con grande piacere – ha dichiarato il Direttore Generale Michele Albanese – abbiamo voluto contribuire alla stampa di questo volume, in quanto, il testo scritto da Arturo Didier e Paolo Carrano, da profondi conoscitori della cultura storica del territorio, fornisce un impulso di rilievo nell’ambito della conoscenza del passato teggianese. Ancora una volta, registriamo quanto sia ricco il nostro patrimonio intellettuale e quanti studiosi abbiano la volontà di far emergere tali fattori; oltretutto, i Parlamenti di Diano provengono da un manoscritto del noto Archivio Carrano di Teggiano, un fondo dal quale numerosi studiosi di storia meridionale hanno ricavato preziose informazioni e che, perciò, rappresenta un importante giacimento culturale del Vallo di Diano”.
– Chiara Di Miele –