Grande partecipazione ieri sera, presso il Teatro comunale “Mario Scarpetta” di Sala Consilina, per il secondo appuntamento con la XXIV edizione della rassegna nazionale di teatro amatoriale “Teatro in Sala”.
La serata è cominciata con la consegna del Premio “Campania lucana, Lucania campana” al giornalista e scrittore salese Angelo Mastrandrea. Questo riconoscimento viene attribuito ogni anno dall’associazione “I Ragazzi di San Rocco” che cura la direzione artistica della kermesse e ha lo scopo di premiare i talenti del territorio sia valdianese che lucano che si sono distinti nelle arti e nelle professioni.
Mastrandrea lavora con il giornale il “Manifesto” di cui è stato anche vicedirettore. Ha lavorato con “Il Mattino di Napoli”, “Italia Radio” e tante altre testate giornalistiche. Ha collaborato anche con testate francesi e svizzere.
“Come tutte le cose la mia passione nasce nell’infanzia, a casa mia si leggeva tanto. Mio padre portava a casa i giornali, c’erano i libri, la letteratura, soprattutto quella del neorealismo italiano – commenta –. Stavo tra giornalismo e questa dimensione più letteraria. Se dovessi dare un consiglio pratico ai ragazzi direi attenzione. E’ difficile dare un consiglio perché effettivamente è dura. E’ dura perché la carta stampata è in crisi da dieci anni. I momenti di crisi radicali comportano delle trasformazioni. Non bisogna pensare alla finalità, all’inizio si segue la passione e poi bisogna tirar fuori quello che si è davvero”.
Il giornalista durante l’intervista ha avuto modo di parlare anche della sua carriera di scrittore e dei suoi libri pubblicati.
La serata è proseguita con lo spettacolo “Il Baraccone dell’Amore – tre vagabondi su e giù per il cuore” di Gianpiero Moncada e Claudio Lardo, messo in scena dallo stesso Lardo quale voce narrante accompagnato da Annamaria Conte al flauto traverso e da Francesco Langone alla chitarra classica.
L’unione della musica e delle parole ha permesso di poter parlare dell’amore nelle varie sfaccettature. E’ stata fatta una ricerca sulle musiche in modo che accompagnassero i colori, le atmosfere e la ritmica delle parole. Il periodo dei testi va dal moderno al contemporaneo.
– Annamaria Lotierzo –