Continua l’attenzione sul latte di bufala e sulla sua tracciabilità di cui si è parlato in un appuntamento di un tavolo tecnico permanente con Coldiretti voluto e convocato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo.
“Latte di bufala di alta qualità a costi convenienti per tutti e percentuali di brucellosi sempre più basse sono i temi trattati con la Regione – spiega il Direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda – che continua a recepire i nostri suggerimenti per risolvere le criticità che ancora affliggono il settore“.
Per il settore bufalino la Regione ha nominato come Commissario straordinario Luigi Cortellesa “al quale va un sentito ringraziamento per l’attività svolta. Diciamo grazie al Presidente Vincenzo De Luca e all’Assessorato competente – prosegue Loffreda – Sicuramente è stato positivo il percorso che ha portato a ridurre di oltre dieci punti la prevalenza della brucellosi ormai all’8,5% (con 45 focolai attivi). Numeri che testimoniano la bontà del lavoro fatto e che spronano a tenere la guardia sempre alta a tutela degli allevatori e dei trasformatori che consentono alla Mozzarella di Bufala di essere un alimento sempre più apprezzato dai consumatori di tutto il mondo”.
Dal tavolo tecnico sono emersi tre obiettivi da realizzare. Il primo punto sollecitato dalla Coldiretti e accettato dalla Regione Campania prevede che le aziende devono continuare a utilizzare il sistema di tracciabilità. “Questa è stata una delle conquiste più importanti fatta dal settore dell’allevamento, un’azione che permette anche di tutelare le aziende da situazioni poco piacevoli – chiarisce Loffreda – Tracciare il latte vuol dire avere un valore maggiore della produzione“.
Il secondo punto sul quale secondo Coldiretti occorre lavorare è quello di garantire la produzione del latte nel periodo di maggior richiesta. “Quindi bisogna avviare un programma di destagionalizzazione degli animali in modo che la stessa produzione di latte si ottenga nei periodi nei quali c’è maggiore richiesta, ovvero nel periodo estivo, spostando i parti dal mese di settembre al mese di marzo. In questo modo – sottolinea il Direttore Loffreda – il latte si ottiene nei periodi estivi e non abbiamo il ricorso al congelamento che aggrava i costi di produzione dei caseifici e consente alle aziende di avere un prezzo minore. Invece la produzione garantisce un maggior prezzo e una maggiore redditività di produzione”.
“Dall’altra parte bisogna lavorare anche sulla qualità del latte. Dai dati ufficiali della Banca Dati Nazionale emerge che la consistenza aziendale dei capi bufalini è aumentata anche in Campania e questo ha comportato un aumento della produzione. L’incremento ha comportato la crescita del congelamento per cui bisogna lavorare garantendo una produzione di qualità: guardando al grasso e alle proteine che servono per la caseificazione ed anche attraverso la certificazione della provenienza da bufale di razza mediterranea, nate in Italia, come da disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana Dop” prosegue.
Tutte le operazioni sono finalizzate ad ottenere anche una contrattualistica più vantaggiosa per tutti: “Il terzo punto sul quale la Coldiretti Campania si sta battendo è quello di creare un contratto a prova di pratiche sleali. La proposta di Coldiretti prevede che questi passaggi siano allegati al futuro contratto del latte di bufala che deve portare ad un maggiore prezzo e ad una maggiore redditività per le aziende” conclude Loffreda.