“Essendo stati pubblicati articoli, scelte titolazioni e riportate dichiarazioni dalle quali si evincerebbe che ‘tutti al Comune sapevano’, relativamente alla vicenda giudiziaria che riguarda il cimitero monumentale di Potenza, ritengo necessario precisare alcuni aspetti”. Così il sindaco di Potenza Dario De Luca interviene in merito alle notizie diffuse riguardo ai tre arresti avvenuti lunedì mattina in seguito al mercimonio di loculi nel cimitero monumentale della città.
“Sostenere che al Comune tutti sapessero, o che ‘il Comune sapeva’, oltre che assolutamente privo di riscontri è del tutto scorretto – precisa De Luca – Il Comune è composto da 461 dipendenti e da decine di amministratori, affermare che tutti sapessero e soprattutto che persone a conoscenza di reati abbiano taciuto, è perlomeno improprio. Chi sostiene che ci siano stati comportamenti omertosi, o al più, silenzi compiacenti deve circostanziare le accuse e definire fatti e persone“.
Dopo le indagini, il Gip ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti di Vito Vaccaro (custode del cimitero), e la misura dei domiciliari per Vito Claps (dipendente della ditta incaricata dell’esecuzione delle opere cimiteriali) e Nicola Tammone (ex dirigente comunale).
“Ho chiesto riscontri concreti e di riferire questi ultimi agli organi competenti, organi ai quali è stata offerta la dovuta collaborazione e la massima disponibilità – precisa il primo cittadino di Potenza – Legalità e trasparenza sono state da sempre le linee guida lungo le quali mi sono mosso e ho preteso che l’intera struttura comunale operasse. Confidiamo nella magistratura, certi che le responsabilità saranno accertate e ribadiamo che il Comune in questa vicenda è parte lesa”.
– Chiara Di Miele –
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