Due salernitani sono coinvolti nell’inchiesta della Procura di Napoli sugli appalti all’Adisu (Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario), entrambi agli arresti domiciliari nel Cilento.
Si tratta, come si legge su La Città di Salerno, del 57enne di Pontecagnano ma residente a Santa Marina, Umberto Accettullo, direttore amministrativo dell’Adisu tre atenei napoletani, l’Orientale, la Parthenope e la Federico II, e di Pasquale Greco, 31enne di Vallo della Lucania che vive ad Ascea, geometra dell’Adisu e supporto tecnico al Rup.
Entrambi sono coinvolti nelle dichiarazioni dell’imprenditore Pietro Coci e a loro sono contestate due ipotesi di concorso in corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio ed una di concorso in turbata libertà degli incanti. Accettullo è indagato anche per un’altra ipotesi di corruzione in concorso, perchè avrebbe affidato una consulenza al commercialista Giuseppe Carulli in cambio delle tracce d’esame per gli scritti del concorso notarile a cui doveva partecipare una sua parente che in seguito si è ritirata dalle prove.
Gli inquirenti ritengono che i due mettevano in atto un sistema per aggirare le norme sugli appalti frazionando gli importi dei lavori attraverso al cottimo fiduciario o l’affidamento diretto a ditte riconducibili a Coci per i servizi di pulizia, traslochi e facchinaggio nelle residenze universitarie e negli uffici dell’Adisu.
I due, come ritiene la Procura, si facevano promettere da Coci 20mila euro e ulteriori somme di minore entità non esattamente quantificate ed un Iphone con la promessa di una successiva rilevante dazione.
– Chiara Di Miele –